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È la prima rana fluorescente al mondo e finalmente possiamo vederla

La specie, una raganella arboricola, era già nota alla scienza, ma i ricercatori non sapevano della sua peculiare fluorescenza verde-blu intenso. L’hanno scoperta illuminando gli anfibi con una torcia UVA.
A cura di Andrea Centini
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raganella fluorescente

Erpetologi dell'Università di Buenos Aires (Argentina) hanno scoperto la prima rana fluorescente al mondo, un anfibio già noto alla scienza del quale tuttavia non si conosceva questa particolarità. La specie è la raganella a pois (Hypsiboas punctatus) della famiglia degli ilidi, che sopravvive sino a 1.400 metri di altitudine nelle foreste e nelle paludi tropicali e sub-tropicali di Argentina, Bolivia, Ecuador, Colombia, Brasile ed altri paesi dell'America centro-meridionale. I ricercatori, coordinati dal professor Carlos Taboada, ipotizzavano di trovare in questi animali una fluorescenza rossastra a causa della biliverdina, un pigmento biliare di colore verde che, quando associato a determinate proteine, negli insetti emette una debole luce rossa.

Una raganella a pois alla luce naturale: Foto di Andrea Schutler https://fr.wikipedia.org/wiki/Hypsiboas_punctatus#/media/File:Hypsiboas_punctatus01a.jpg
Una raganella a pois alla luce naturale: Foto di Andrea Schutler

Dopo aver raccolto alcune raganelle a pois vicino a Santa Fe le hanno illuminate con una torcia elettrica UVA (radiazione ultravioletta di tipo A), scoprendo con grande stupore una fluorescenza di un verde-blu intenso. L'incredulità è stata la prima reazione degli erpetologi, che hanno immediatamente cercato di spiegarne l'origine. L'hanno trovata nelle tre molecole hyloin-L1, hyloin-L2 ed hyloin-G1, site nel tessuto linfatico, nelle secrezioni ghiandolari e nell'epidermide degli anfibi. La luce emessa da queste tre nuove molecole è così intensa che gli studiosi l'hanno paragonata a circa il 20 percento di quella emessa dalla luna piena.

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La fluorescenza non è una caratteristica del tutto eccezionale in natura, soprattutto nelle profondità marine, dove coralli, pesci e anche una specie di tartaruga in pericolo critico di estinzione, la tartaruga embricata (Eretmochelys imbricata), ne sono provvisti. Nelle specie terrestri è comunque piuttosto rara ed è la prima volta che viene individuata in un anfibio. Non va confusa con la bioluminescenza, ovvero la capacità di emettere luce – come fanno le lucciole o alcuni pesci abissali – che risulta visibile anche nel buio totale; la fluorescenza invece si basa sulla raccolta di luce a basse lunghezze d'onda per ritrasmetterla a frequenze superiori. Dopo averla scoperta anche nelle raganelle a pois, gli studiosi vogliono capire se essa risulta in qualche modo visibile alle stesse rane, per cercare di comprenderne il significato biologico. I dettagli dello studio sono stati pubblicati su PNAS.

[Foto di Carlos Taboada e Julian Faivovich]

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