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Creati altri 5 cromosomi sintetici del lievito: perché siamo vicini alla vita artificiale

Sette distinti studi pubblicati sull’autorevole rivista scientifica Science hanno confermato la creazione in laboratorio di altri 5 cromosomi del lievito. Ne restano 10 e per la prima volta si potrà ottenere un genoma completamente artificiale.
A cura di Andrea Centini
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Un team internazionale composto da oltre 200 ricercatori e programmatori in seno al consorzio Synthetic Yeast Genome Project (Sc 2.0) ha creato in laboratorio altri cinque cromosomi sintetici del lievito (Saccharomyces cerevisiae), che si aggiungono al primo sintetizzato nel 2014 da studiosi coordinati dalla Johns Hopkins University di Baltimora e dall'Università di New York. Ciò significa che mancano soltanto 10 cromosomi alla realizzazione del primo organismo artificiale complesso (un eucariota) nella storia della ricerca. Oltre al traguardo scientifico di assoluto rilievo, un genoma artificiale totalmente plasmato dall'uomo sarà efficace anche in ambito medico e industriale, considerando i ‘limiti' del lievito naturale che viene ampiamente utilizzato per la realizzazione di antibiotici e in prodotti commerciali come la birra. La scoperta potrebbe anche sfociare nella creazione di biocarburanti totalmente sostenibili per l'ambiente.

I cromosomi del lievito: in giallo quelli artificiali
I cromosomi del lievito: in giallo quelli artificiali

Nel 2014 il primo cromosoma sintetico del lievito creato dal Synthetic Yeast Genome Project Sc2.0 fu il cromosoma di sintesi 3 o synIII, composto da 272.871 coppie di basi del DNA; i nuovi cromosomi sintetizzati sono synII, synV, synVI, synX e synXII. I ricercatori non si limiteranno a creare i 10 cromosomi restanti per avere il completo genoma artificiale del Saccharomyces cerevisiae, uno dei più conosciuti e utilizzati nell'ambito della ricerca scientifica, ma ne aggiungeranno anche un diciassettesimo, per avere il pieno controllo dell'organismo vivente artificiale. Per ottenere questi risultati gli studiosi si sono avvalsi di un software specializzato chiamato BioStudio, che permette di elaborare nel modo più accurato possibile i cromosomi sintetici.

Al di là dei cromosomi artificiali già assemblati, i ricercatori sono già al lavoro sui restanti, e l'intero processo dovrebbe concludersi nel giro di un paio di anni, come ha sottolineato il direttore del Synthetic Yeast Genome Project Joel Bader: “Non abbiamo ancora incontrato alcun ostacolo di grande rilevanza, quindi siamo sicuramente sulla buona strada”. Alla realizzazione dei cinque cromosomi hanno partecipato dieci università provenienti da tutto il mondo, che hanno pubblicato i dettagli dei risultati in sette distinti articoli apparsi sull'autorevole rivista scientifica Science. Data l'importanza della notizia, Science vi ha dedicato anche la copertina.

[Immagine di Synthetic Yeast Genome Project (Sc 2.0)]

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