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Cosa sono i Giorni della Merla e perché non c’entrano nulla con i merli

Gli ultimi tre giorni di gennaio, secondo le credenze popolari, sono i più freddi dell’anno e vengono chiamati ‘giorni della merla’. Scopriamo l’origine di questo nome curioso e cosa ci nasconde dal punto di vista scientifico.
A cura di Andrea Centini
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Manca poco meno di una settimana ai famosi e freddissimi “giorni della merla”, gli ultimi tre di gennaio, ovvero il 29, il 30 e il 31, che nel 2017 abbracceranno anche una domenica. La credenza popolare vuole che essi siano i più gelidi in assoluto dell'intero anno, e benché le rivelazioni meteorologiche degli ultimi decenni l'abbiano smentita diverse volte, attorno ai giorni della merla sono state costruite leggende e tradizioni che si perdono nella notte dei tempi, tra canti, degustazioni e grandi falò che ancora oggi vengono rievocati, in particolar modo nel Nord Italia.

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Una merla, con piumaggio marrone per mimettizzarsi nel nido e nell'ambiente

La leggenda principale narra del conflitto tra una bianchissima merla e un dispettoso Gennaio, che avrebbe ‘rubato' i famigerati tre giorni a febbraio per giocare un brutto scherzo al povero volatile. Esausta per le difficoltà nel reperire cibo per se stessa e i propri pulcini in mezzo a tormente di neve e ghiaccio, la merla si rivolse a Gennaio chiedendogli il favore di durare un po' meno, tuttavia il suscettibile mese le rispose che i suoi 28 giorni sarebbero rimasti tali. L'uccello, indispettito, comunicò allora che l'anno seguente avrebbe fatto scorta di cibo e che se ne sarebbe rimasto al caldo con la propria famiglia per l'intero mese; un ‘affronto' che Gennaio decise di vendicare programmando i tre giorni più gelidi proprio per quando la merla avrebbe rifatto capolino dal nido. Presi in prestito i tre giorni a febbraio, Gennaio mise in atto il proprio perfido piano, cogliendo di sorpresa merla a famiglia e costringedo tutti a rifugiarsi nei pressi di un comignolo per scaldarsi, dove a causa della fuliggine il piumaggio bianco si trasformò in nero.

Un merlo maschio col suo piumaggio tipicamente nero
Un merlo maschio col suo piumaggio tipicamente nero

Da allora, secondo la leggenda, tutti i merli sarebbero diventati neri e gennaio sarebbe durato tre giorni in più, i più freddi dell'anno. Esistono diverse versioni affini alla leggenda più conosciuta, nelle quali talvolta è presente anche il maschio e magari uno degli uccelli adulti muore per il freddo, tuttavia il risultato è sempre la trasformazione del piumaggio da bianco a nero. In realtà i merli (Turdus merula) hanno uno spiccato dimorfismo sessuale, e il piumaggio delle femmine è molto diverso da quello dei maschi; invece che nere con becco arancione, un classico carattere sessuale secondario maschile, esse sono infatti tendenti al marrone per mimetizzarsi con l'ambiente e col nido. In natura possono comunque nascere merli albini, ma è un evento molto raro. La leggenda dei giorni della merla, secondo uno scritto del XVIII secolo, potrebbe riferirsi anche al transito di un cannone chiamato ‘Merla' sul fiume Po, che sarebbe ghiacciato proprio in occasione degli ultimi tre giorni di gennaio, permettendone il passaggio.

[Foto di Andrea Centini]

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