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Cosa accade nei cieli di giugno

Tra Venere, Mercurio e sciami meteorici, ecco come si presenta la volta stellata nel mese del solstizio estivo.
A cura di Nadia Vitali
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Anche se le sue notti saranno le più brevi dell'anno, giugno ha sempre qualcosa da regalare a tutti gli appassionati che vogliono rivolgere lo sguardo verso i suoi cieli; e, stando a quanto promettono le previsioni meteorologiche, a breve sarà possibile ammirarne l'immensa volta stellata senza il rischio di finire sotto un acquazzone o schiaffeggiati dai venti, giacché le bizzarrie climatiche sembrano avviarsi rapidamente verso la fine.

Tra gli astri che sovrasteranno le nostre teste in questo principio d'estate, Arturo sarà probabilmente una delle meraviglie più interessanti da osservare: come spiegato dagli esperti dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, infatti, la Stella è considerata la quarta in assoluto tra tutte per brillantezza, dopo Sirio, Canopo e il sistema di Alfa Centauri. La distanza relativamente ridotta che intercorre tra Arturo e il nostro Pianeta e le sue elevate dimensioni (il suo raggio è circa 25 volte maggiore di quello del Sole, benché la massa sia approssimativamente pari a quella della nostra Stella) sono i fattori che concorrono a rendere così evidente la luminosità di questa gigante rossa che, alta nei cieli già a partire dalle prime ore della notte, si manifesterà nelle prossime settimane a tutti coloro i quali la cercheranno in direzione sud. Il «guardiano dell'orsa» (questo il significato del nome Arturo, per gli antichi greci che battezzarono la Stella) si trova nella costellazione di Boote, il «bovaro», nei pressi delle due orse alle quali è rivolto perennemente il suo occhio vigile.

Nel mese dalle notti brevi, i Pianeti protagonisti saranno Mercurio e Venere: la coppia si muoverà assieme, giungendo alla culminante congiunzione prevista per il 20 di giugno ma, mentre Mercurio sarà visibile soprattutto nei primi giorni del mese al crepuscolo, Venere andrà incontro ad un progressivo aumento della sua osservabilità, parallelamente al suo allontanamento dal Sole. La "Stella della Sera", come sovente viene chiamato il Pianeta in modo improprio, sarà quindi una luminosa guida nei cieli a partire dal tramonto; quando, al calar delle tenebre, si ritirerà anch'essa nel buio, resterà a brillare Saturno, attualmente nella costellazione della Vergine, alla sua massima altezza sull'orizzonte in direzione meridionale. Nel corso del mese, inoltre, Venere passerà dalla costellazione del Toro a quella dei Gemelli il 3, fino a giungere al Cancro il 26.

Ma il grande evento per eccellenza di giugno sarà il solstizio che cadrà il 21, precisamente alle 5:04 (secondo l'orario scandito dal Meridiano di Greenwich): il giorno più lungo dell'anno sarà atteso in tutto il mondo da tutti coloro i quali non rinunciano a celebrare l'ingresso dell'estate attraverso nuove forme rituali che ricalcano sovente antiche cerimonie sacre la cui memoria, seppur sbiadita o trasformata, è giunta fino ai nostri tempi. Accanto agli ormai attesissimi raduni all'ombra dei megaliti di Steonehenge, è facile immaginare che non mancheranno celebrazioni collettive e manifestazioni pubbliche anche nelle grandi metropoli come, ad esempio, avvenuto l'anno scorso tra i grattacieli di New York. La "magia" del solstizio si protrarrà ancora per i giorni successivi, culminando nella notte di San Giovanni quando l'acqua del Battista, in forma di rugiada sulle piante, e il fuoco, che tiene lontano le streghe ed i malefici, sono i due elementi che si uniscono nelle antiche usanze delle popolazioni contadine a simboleggiare una sorta di "ierogamia" tra Luna e Sole.

A chiudere il mese ci sarà lo sciame meteorico delle Bootidi, osservabili in particolare nelle prime ore della serata del 27 giugno, quando la luce lunare non creerà interferenze: originate dalla cometa periodica 7P/Pons-Winnecke, le Bootidi si distinguono per la loro attività irregolare che rende difficile prevedere come si presenteranno anno per anno. È già accaduto, infatti, che inaspettatamente le piogge meteoriche si verificassero con intensità e durata notevoli, nel 1927 e, più recentemente, nel 1998 (quando "piovvero" oltre cento meteore all'ora): non resta, dunque, che aspettare e confidare nella possibilità che, quest'anno, sia proprio giugno a darci la possibilità di esprimere tanti desideri in una notte sola. In ogni caso, se così non dovesse essere, basterà attendere pazienti l'appuntamento con le più celebri cugine delle Bootidi, ossia le Perseidi che sfrecciano luminose nei cieli di agosto.

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