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Cosa accade al tuo corpo se sta otto ore senza sigarette?

La campagna del Governo australiano ci spiega quali sono i benefici dello smettere di fumare, dai più immediati ai più lontani nel tempo.
A cura di Redazione Scienze
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Di campagne dal forte impatto emotivo sui danni del fumo se ne promuovono sempre di più, ragion per cui in molti ormai conoscono quali sono i devastanti effetti sull'organismo del consumo di tabacco. In Australia, dove le spaventose immagini sui pacchetti di sigarette lanciate qualche anno fa sembrano aver sortito un potente effetto, il governo ha lanciato una nuova idea sottolineando, questa volta, quali sono i notevoli benefici che il nostro corpo riceve nel momento in cui smettiamo di fumare. Lungo una linea del tempo è possibile vedere gli effetti sia a breve scadenza sia sulla lunga durata, in un tentativo di incoraggiare chi teme che smettere possa essere troppo difficile. Si parte dalle 8 ore, entro le quali è già possibile annotare un primo passo avanti: tutto l'eccesso di monossido di carbonio è espulso dal sangue.

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In 12 ore buona parte della nicotina è fuori dall'organismo.

In 24 ore il livello di monossido di carbonio scende ulteriormente, con la quantità di ossigeno nel sangue che torna a salire.

In 5 giorni quasi tutta la nicotina è stata eliminata.

In una settimana si acquisisce nuovamente un grande piacere: il gusto e l'olfatto, infatti, migliorano.

In un mese la pressione sanguigna torna a livelli normali e il sistema immunitario inizia a mostrare i primi segnali di ristoro.

In 6 settimane il rischio di un'infezione a seguito di una ferita o di un intervento chirurgico è sostanzialmente ridotto.

In 2 mesi cala produzione in eccesso di catarro nei polmoni.

In 3 mesi le funzioni polmonari danno evidenti segnali di miglioramento, con il recupero della capacità di auto-pulirsi. 

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Dopo 12 mesi dal momento in cui si smette di fumare il rischio di malattie cardiovascolari si è dimezzato rispetto a chi continua a fumare. Dire no alle sigarette riduce anche l'incidenza di malattie ai polmoni come bronchite cronica ed enfisema.

Dopo 10 anni il rischio di cancro ai polmoni è meno della metà rispetto a chi non ha smesso di fumare e continua a diminuire.

Dopo 15 anni il rischio di infarto ed ictus è praticamente lo stesso di quello di una persona che non ha mai fumato.

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