Bere acqua con arsenico è come fumare per decenni

L'arsenico è un elemento chimico che si può trovare naturalmente nelle rocce, nell'acqua e nell'aria e che, entro certi limiti, può essere tollerato dal corpo umano. Viceversa diventa un veleno che l'organismo assume lentamente e che può portare alla morte. Le autorità sanitarie occidentali come la Environmental Protection Agency americana hanno individuato il quantitativo assimilabile dall'uomo oltre il quale l'arsenico diventa veleno, disponendo che alimenti e bevande rispettino il massimo consentito. Ciononostante, nel 2000 uno studio evidenziò che decine di milioni di statunitensi bevevano quotidianamente acqua contaminata, mentre nel 2012 si evidenziò la presenza in eccesso dello stesso elemento in diversi cibi a base di riso.
Ma gli Stati Uniti non sono certo il paese in cui i rischi legati all'arsenico sono maggiori. I più critici da questo punto di vista sono Argentina, Cile, Cina, India, Messico e Bangladesh. Proprio nel paese asiatico è stata effettuata una ricerca dell'Università di Chicago, che ha analizzato l'acqua bevuta quotidianamente da 20.000 volontari, rilevando livelli di contaminazione da arsenico che vanno da due a dieci volte il massimo tollerabile fissato dall'Environmental Protection Agency. Campionando l'urina dei volontari e chiedendo di soffiare in uno spirometro, i ricercatori hanno studiato il rapporto tra presenza di arsenico nell'organismo e riduzione delle capacità polmonari. Gli studiosi hanno diviso i volontari in diverse classi in base ad età, sesso, abitudini inerenti il fumo e l'alimentazione. Il risultato è stato inequivocabile: quanto maggiore era la percentuale di arsenico nel sangue, tanto minore era la capacità polmonare. A chi è stato esposto a livelli di arsenico 10 volte superiore alla media tollerabile, la capacità polmonare equivale a quella di chi è fumatore da decenni.
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