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Appendicite e peritonite: sintomi, cura e rischio di morte

Tra le più comuni cause di dolore acuto addominale, l’infiammazione dell’appendice vermiforme può sfociare in una complicazione potenzialmente fatale chiamata peritonite. Ecco cos’è e perché si interviene tempestivamente per trattare l’appendicite.
A cura di Andrea Centini
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L'appendicite, ovvero l'infiammazione dell'appendice vermiforme, così chiamata per il suo aspetto che ricorda quello di un lombrico, rappresenta una delle principali cause scatenanti di dolore addominale improvviso e acuto, tanto che nel 2016 sono state registrate nel mondo ben 16 milioni di diagnosi. Poiché l'aggravamento della malattia può sfociare in complicazioni anche fatali, su tutte la temuta peritonite, nella maggior parte dei casi l'appendice viene rimossa chirurgicamente con un intervento chiamato appendicectomia. Soltanto in Italia vengono effettuate tra le 50mila e le 60mila operazioni di questo tipo ogni anno.

L'appendice vermiforme

Come indicato, l'appendicite è un'infiammazione diffusa dell'appendice vermiforme, conosciuta anche col nome di “tonsilla intestinale” grazie alle analogie nelle funzioni e nella struttura con gli organi del cavo orale. Caratterizzata da una lunghezza variabile, che in media si attesta tra i 5 e 10 centimetri, essa è posizionata nel quadrante destro dell'addome e sotto al fegato, legata al cosiddetto “cieco” dell'intestino crasso. A causa della particolare anatomia (con un apice libero) e di possibili posizioni peculiari del cieco durante lo sviluppo embrionale essa può avere un orientamento di vario tipo, ovvero ascendente, discendente, mediale e laterale. Si tratta di un dettaglio molto importante in caso di infiammazione. Essendo composta da tessuto linfatico, proprio come le tonsille, nelle prime fasi della vita gioca un ruolo nel sistema immunitario, benché si tratti di un organo vestigiale (una sorta di eredità della nostra evoluzione) considerato generalmente inutile. Non a caso può essere reciso senza conseguenze in caso di necessità.

Le cause dell'appendicite e i sintomi

L'appendice è collegata all'intestino e ciò la rende suscettibile di ostruzione da parte dei residui alimentari o dei cosiddetti fecalomi o coproliti, in pratica calcificazioni delle feci. Nel piccolo lume dell'appendice possono rimanere incastrati anche semi e nòccioli, come ad esempio quelli delle ciliege. Sono tutte condizioni che assieme a parassiti intestinali o ingrossamento del tessuto linfatico, anche a causa di tumori, portano alla proliferazione batterica e di conseguenza all'infiammazione che scatena l'appendicite. Generalmente essa si manifesta con un dolore addominale acuto, che può essere localizzato in varie parti del quadrante destro dell'addome. Possono inoltre accompagnarsi rigidità addominale, dolori alle gambe, vomito, diarrea e tutta una serie di sintomi per i quali è necessario rivolgersi immediatamente al proprio medico.

L'appendicectomia

La soluzione definitiva per trattare l'infiammazione dell'appendice è un intervento chirurgico per rimuovere l'organo malato. Benché infatti sia possibile una regressione della patologia nelle sue prime fasi, anche grazie al solo uso di antibiotici, il rischio di una rapida evoluzione nella condizione acuta e potenziale rottura dell'organo è quasi sempre presente. Per questa ragione, una volta diagnosticata l'infiammazione con apposite modalità, dalla palpazione alle ecografie, si procede alla rimozione dell'appendice. Si tratta di un intervento di routine che può comunque complicarsi a causa di vari fattori, come lo stato di avanzamento dell'infiammazione e la posizione dell'organo.

Il rischio peritonite

L'infiammazione è legata a una proliferazione dei batteri ma anche all'accumulo di pus nel lume dell'appendice, prodotto dall'azione dei globuli bianchi. Il tessuto dell'organo può degenerare a tal punto sino ad arrivare a rompersi, evento che provoca il riversamento del composto nel cosiddetto peritoneo, una sottile membrana che avvolge e protegge diversi organi addominali. La proliferazione batterica può così innescare la peritonite, un'infiammazione e perforazione della suddetta membrana che va trattata come una vera e propria emergenza medica, dato che è potenzialmente letale. L'appendicite trascurata è soltanto una delle cause di peritonite, che può svilupparsi anche per le complicazioni di altre patologie, come la pancreatite, e l'accumulo di fluidi nella cavità addominale. L'abuso di alcol o procedure mediche come la dialisi peritoneale possono anch'esse sfociare in una peritonite, così come ferite da armi da fuoco o da taglio. I sintomi sono dolori acuti all'addome, febbre, nausea, parete addominale rigida e vomito. Viene curata tramite intervento chirurgico e trattamento antibiotico.

[Foto di HansMartinPaul]

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