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10 falsi miti sul mal di testa sfatati dagli specialisti dell’Ospedale Bambino Gesù

In Italia soffre di cefalee un bambino o adolescente su dieci. Ecco il decalogo stilato dagli specialisti del Bambin Gesù di Roma sulle false convinzioni più comuni relative al mal di testa.
A cura di Andrea Centini
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Nel nostro Paese si stima che circa un bambino o adolescente su 10 soffra di mal di testa, e principalmente si tratta di emicrania, una patologia neurologica genetica e cronica che può avere effetti gravi e invalidanti. In occasione della IX Giornata Nazionale del Mal di Testa, che si terrà il prossimo 20 maggio, gli specialisti del Centro Cefalee dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù non solo hanno organizzato un Open Day dedicato alla sensibilizzazione e a controlli (gratuiti) sul mal di testa, ma hanno messo a punto anche un decalogo sui falsi miti che caratterizzano questa peculiare patologia. Le cefalee, infatti, possono essere sia di tipo primario, come l'emicrania e le cefalea tensiva, dove il dolore è scaturito dalla malattia stessa, che di tipo secondario, nelle quali il mal di testa è innescato da un'altra patologia, come una semplice influenza o le più gravi meningiti ed encefaliti. Ecco i dieci punti delle false convinzioni più comuni stilate dagli specialisti dell'ospedale di Roma.

Il mal di testa riguarda solo gli adulti

Come specificato, in Italia un bambino o adolescente su 10 è vittima di mal di testa, eppure è credenza diffusa che si tratti di un problema legato alla sola età adulta. In realtà possono soffrirne anche i bambini di pochissime settimane.

Il mal di testa ha sole origini psicologiche

Benché i fattori psicologici vadano sempre valutati accuratamente, dato che possono aggravare in modo sensibile il dolore che si prova, il mal di testa ha evidenti ed acclarate origini organiche.

Essere miopi o presbiti provoca il mal di testa

Se soffrite di mal di testa e avete un difetto alla vista, come la miopia o l'astigmatismo, tra essi non esiste alcun legame diretto. La visita oculistica, in caso di cefalee, si rende necessaria per verificare la presenza della cosiddetta ipertensione endocranica, ovvero un aumento della pressione interna della testa, che può essere innescata da diversi fattori.

Sinusite e cefalea curati con aerosol sotto gli 8 anni

Spesso si ritiene che la sinusite nei bambini piccoli possa essere responsabile del mal di testa, tuttavia, a causa dello sviluppo anatomico, al di sotto degli 8 anni non è possibile essere colpiti da questa infiammazione dei seni paranasali. Di conseguenza, cure di sinusiti con aerosol in età inferiori agli otto anni sono tecnicamente sbagliate. Dopo gli 8 anni i casi di mal di testa associati a sinusite (in via esclusiva) sono rari.

Niente specialista per il mal di testa

Quante volte pensiamo “è solo un mal di testa”? Eppure dietro a questo dolore possono celarsi patologie anche gravi. Se è vero che non ci si deve preoccupare per un evento, le cefalee intense e ricorrenti richiedono l'intervento di uno specialista. I bambini possono essere seguiti dal pediatra, ma quelli che non rispondono alle terapie contro il dolore necessitano di supporto specializzato.

Chi ha mal di testa deve sopportare il dolore

Il mal di testa può e deve essere trattato, anche perché si rischia di ‘educare' il cervello a interpretare come dolorosi anche i segnali non dolorosi, rendendo il mal di testa ancor più insopportabile, cronico e gravoso per la qualità della vita.

Le cefalee si curano col fai da te

Se per determinati dolori ci si rivolge subito al proprio medico, per il mal di testa spesso si ricorre al fai da te. Nulla di più sbagliato, poiché le terapie, se fatte con dosaggi errati in relazione ai parametri del soggetto, possono acutizzare il problema o essere del tutto inutili. Il controllo medico è sempre necessario.

Gli integratori "miracolosi"

Sebbene spesso vengano prescritti al posto dei farmaci, non vi è alcuna evidenza scientifica sulla loro validità nel trattamento delle cefalee. Eppure possono risultare efficaci. Perché? La ragione risiede nel cosiddetto effetto placebo, che innesca la produzione naturale di sostanze antidolorifiche come le endorfine. Esso risulta essere particolarmente potente nei bambini.

Gli analgesici sono tutti uguali

In Italia, come antidolorifico per le cefalee, si usa molto il paracetamolo, tuttavia il principio attivo più efficace per questo scopo risulta essere l'ibuprofene. Come sempre, va consultato il proprio medico curante per la scelta del farmaco più appropriato.

Le cefalee non si prevengono

Per alcune persone prevenire il mal di testa può sembrare impossibile, soprattutto per chi soffre di emicranie cronicizzate, tuttavia esistono dei comportamenti che possono aiutarci a ridurre o a evitare gli attacchi. Fondamentali sono le giuste ore di sonno, evitare stress eccessivi (purtroppo non sempre è possibile) e le esposizioni a temperature troppo calde o troppo fredde.

[Foto di kheinz]

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