Zebra tenta di annegare e uccidere un cucciolo, video shock: perché vuole eliminarlo
La natura, si sa, non fa questioni etiche e morali, ma segue poche e semplici regole non scritte che permettono l'equilibrio tra le specie animali. Un esempio è il tentativo di una zebra di annegare un puledro nelle acque del fiume dell'Etosha National Park, in Namibia. Ma perché compiere un simile gesto? Nulla di sadico, la zebra non ‘cattiva' come ci verrebbe da pensare, è solo questione di natura.
Secondo i responsabili del parco, il puledro, che dalle immagini possiamo vedere che si trovava già in acqua, probabilmente era il figlio di un maschio rivale e per questo la zebra maschio adulta avrebbe deciso di ucciderlo: l'idea poteva essere quella di ‘ridurre la concorrenza'. L'altra ipotesi riguarda la “dominanza dell'harem”. Un branco di zebre infatti di solito è composto da un maschio dominante, circa sei femmine e i cuccioli. I maschi più giovani che non sono del gruppo si riuniscono in piccole mandrie di ‘scapoli' che restano in attesa di crescere per poi crearsi il loro stesso ‘harem'. Come? Combattendo tra loro per conquistare le femmine, anche se queste sono di altri maschi.
Ma non è tutto, il ranger Richard de Gouveia spiega che “se una femmina ‘rubata' è incinta, viene violentata dal maschio fino ad indurre l'aborto e interrompere quindi la gravidanza. L'aborto sopraggiunge perché nella femmina vengono rilasciati ormoni che portano il corpo a riassorbire il feto o ad abortire. Se riesce a dar vita ad un puledro vivo, questo potrebbe venire preso a calci fino alla morte dal maschio adulto”.
Ovviamente non stiamo parlando di ‘cattiveria' degli animali, ma quelle messe in atto sono pratiche che permettono di seguire la famosa ‘legge del più forte'.
Il video, per quello che possiamo vedere, mostra l'intervento di una femmina, che potrebbe essere la madre, purtroppo però le immagini si interrompono prima di capire se il piccolo ce l'abbia fatta o meno a sfuggire al maschio adulto.
[Foto e video di Latest Sightings – Kruger]