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Vitamine e rischio cancro, Ricciardiello: “Meglio una dieta bilanciata”

Uno studio ventennale condotto negli Usa evidenzia la stretta relazione tra virtamine di sintesi e una maggiore insorgenza dei tumori. Il ricercatore dell’Airc ritiene che l’allarme non riguardi l’Italia ma consiglia di assumere gli integratori soltanto in presenza di particolari patologie.
A cura di R. Z.
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Photo credit: Pranjal Mahna (Creative Commons)
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Le vitamine sintetizzate in laboratorio, quelle che tantissime persone in tutto il mondo assumono per far fronte a periodi di affaticamento fisico e mentale, potrebbero rappresentare una minaccia per la stessa salute umana. A lanciare l’allarme è un’equipe di ricercatori dell’Università del Colorado che, per ben 20 anni, ha condotto degli studi che dimostrerebbero la stretta correlazione tra l’abuso di tali sostanze e l’aumento esponenziale dei casi di tumore. Il team di scienziati, guidato dal professor Tim Byers, ha condotto lo studio esclusivamente sulle vitamine commercializzate negli Stati Uniti e ha voluto sottolineare l’eccessiva superficialità con cui spesso si assumono vitamine.

Meglio optare per una dieta bilanciata – “Tutto ciò che viene offerto dalla natura – ha spiegato Luigi Ricciardiello, professore associato di gastroenterologia presso Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna e ricercatore Airc – è di gran lunga migliore di quello che viene ottenuto in laboratorio. Le vitamine che vengono introdotte attraverso una dieta bilanciata sono da sole sufficienti per il fabbisogno di una persona sana”.

Evitare di comprare farmaci sul Web – Esistono poi dei casi particolari, delle persone che per svariati motivi sono costrette ad assumere integratori alimentari. Come, costoro, dovrebbero tutelare la propria salute? “Uno dei modi – evidenzia Ricciardiello – potrebbe esser quello di far riferimento a prodotti di purezza di tipo farmacologico, prodotti che vengono forniti da case note e la cui filiera è verificata e registrata passo dopo passo. Il problema nasce se ci si rivolge ai mercati paralleli. I prodotti economici che si trovano nei supermercati e, ancor di più, quelli che si vendono sul Web”.

Affidarsi ai consigli del proprio medico – Acquistare i prodotti in una farmacia potrebbe però non esser sufficiente. I consumatori, spesso, considerano questi prodotti innocui e li assumono senza neppure preoccuparsi di leggere quanto riportato sulle confezioni. “E’ bene non superare mai i quantitativi massimi consentiti – ammonisce il ricercatore dell’Airc – qualsiasi eccesso può portare effetti negativi”. Il consiglio del gastroenterologo è pertanto quello di affidarsi sempre al proprio medico di base.

Assumere le vitamine solo in casi particolari – Il medico di famiglia “conosce lo stato di salute del paziente” e, se questo prende altri farmaci, ha tutte le informazioni necessarie per consigliare o sconsigliare l’assunzione di eventuali integratori. “Io ai miei pazienti – precisa – raramente consiglio di prendere vitamine”.

Maggiore attenzione andrebbe data ai bambini – Tanti genitori, convinti di fare il bene dei propri figli, gli imbottiscono di vitamine di cui non hanno realmente bisogno. “Nei bambini, salvo particolari situazione di malnutrizione – osserva Ricciardiello – non c’è bisogno di integrare alcunché. Per loro è sufficiente del buon cibo e tanto movimento”.

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