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Visualizzare la felicità per ottenerla ogni giorno con il training per immagini: cos’è

Visualizzare immagini positive migliora il nostro umore e ci rende felici. Così possiamo sfruttare la tecnica del training immaginativo utilizzata di solito per chi soffre di disturbo post-traumatico da stress (DPTS).
A cura di Zeina Ayache
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Immaginarci di essere felici può essere una passo in avanti verso la felicità stessa. Questo è ciò che cerca di trasmetterci il training immaginativo, o procedura immaginativa, che in psicoterapia utilizza le immagini mentali per modificare le emozioni provate da un paziente. Questo tipo di training viene utilizzato, di solito, nel caso di disturbo post-traumatico da stress (DPTS) quando capita che i flashback delle scene vissute durante l’evento traumatico riaffiorino alla nostra memoria ributtandoci nel momento negativo. Come spiega la ricercatrice Svetla Velikova, “La stretta relazione che c’è tra il sistema immaginativo umano e le nostre emozioni può provocare profondi turbamenti emotivi”.

In casi in cui le persone non hanno vissuto traumi, che influenza possono avere le immagini sulle loro emozioni? Alla domanda ha cercato di rispondere la Velikova che, per capirlo, ha chiesto la partecipazione di 30 volontari in salute che, per due giorni, hanno seguito un workshop grazie al quale hanno imparato alcune tecniche immaginative. Ad esempio, hanno imparato ad affrontare le emozioni negative di eventi passati attraverso la trasformazione delle immagini, come utilizzare le immagini positive per eventi futuri od obiettivi e tecniche che migliorano l’interazione sociale e l’equilibrio emotivo nella vita di tutti i giorni. L’obiettivo era comprendere se “vedere positivo” potesse davvero rendere più felici.

I partecipanti hanno applicato quanto appreso per 12 settimane, per 15-20 minuti al giorno, successivamente hanno partecipato ad un altro workshop di due giorni.

I ricercatori hanno dunque messo a confronto l’attività cerebrale registrata con EEG (elettroencefalografia) dei pazienti prima e dopo l’esperimento. I dati raccolti, uniti ai test psicologici, hanno dimostrato che i sintomi depressivi erano ridotti e i volontari risultavano più soddisfatti delle loro vita e si percepivano più efficienti. Insomma, questa tecnica può davvero a migliorare la qualità della nostra vita, adesso resta da capire come svilupparla in modo da renderla fruibile a tutti quanti. Nel frattempo non ci resta che pensare positivo.

[Foto copertina di StockSnap]

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