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Covid 19

Vedere gli amici ai tempi del coronavirus: cosa fare (e cosa no)

Meglio incontrarsi in casa o all’aperto? È più sicuro cenare tra le mura domestiche o andare in un pub o in un ristorante? Le linee guida degli esperti per frequentarsi in sicurezza.
A cura di Valeria Aiello
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Bar, pub e ristoranti hanno riaperto da qualche settimana e, più o meno, a tutti è già capitato di rivedersi con gli amici oppure di ricevere qualche visita a casa. Ci stiamo confrontando con il post-lockdown del coronavirus con l’emozione di riprenderci il tempo perduto ma anche tanta preoccupazione perché lo stare insieme e il rispetto delle regole di convivenza con il virus sono due concetti difficili da bilanciare. D’altra parte, secondo gli esperti, incontrarsi in alcuni luoghi piuttosto che in altri, può fare la differenza. “Ricevere in casa gli amici, anche se per un breve periodo, rimane una cattiva idea – ritengono gli esperti – . Incontrarsi invece all’aperto, magari al parco, oppure chiacchierare in veranda o sul terrazzo sono le giuste strade da percorrere”.

Frequentarsi all’aperto

Vedersi all’aperto è davvero fondamentale – dice la prof.ssa Lindsey Leininger, ricercatrice e docente di Analisi sanitaria e Sanità pubblica della Tuck School of Business di Dartmouth, in un intervista allo statunitense The New York Times – . Sappiamo che gli ambienti chiusi possono rappresentare un fattore di rischio, anche nel caso di ospiti in casa”. Intrattenersi tra le mura domestiche, d’altro canto, può essere più sicuro di cenare in un ristorante perché “in casa è possibile controllare chi tocca il cibo, i piatti e le altre stoviglie sul tavolo, oltre ad essere responsabili della distanza di sicurezza in prima persona”.

La distanza è tutto

Una delle principali raccomandazioni degli esperti riguarda il rispetto del distanziamento sociale. “Se hai intenzione di ospitare un nutrito gruppo di persone, assicurati che le sedie siano distanti almeno un metro l’una dall’altra”. Sono da preferire gli spazi all’aperto che, quando abbastanza grandi, permettono anche la sistemazione di più tavoli e una disposizione dei posti più precisa, facendo in modo, ad esempio, che allo stesso tavolo siedano le persone che hanno fatto insieme la quarantena.

Posizionando piante o altre separazioni tra i tavoli, la suddivisione degli spazi sarà più chiara – è il suggerimento che arriva da Jennifer Collins, amministratore delegato di Jdc Events, un’agenzia di organizzazione di eventi di Silver Spring – . Si possono aggiungere dei tocchi speciali, come dei vasi con dei fiori”. Importante, inoltre, che vengano predisposti uno o più cestini dove gli ospiti possano gettare la spazzatura senza che il proprietario di casa debba toccarla. In generale, gli ospiti devono indossare sempre la mascherina, togliendola solo durante il pasto. In tal senso, è consigliato avere a portata di mano qualche mascherina in più nel caso qualcuno arrivi senza.

Portare tutto da casa

Uno degli temi su cui concordano gli esperti è quello di portare il proprio cibo da casa, comprese le bevande, così come posate, piatti e bicchieri (oppure ricorrere alle stoviglie di carta o plastica). “Questo dovrebbe includere anche i condimenti – aggiunge Collins – . Sarebbe opportuno anche sistemare un disinfettante per le mani su ogni tavolo”.

Se vuoi offrire del cibo, fai una grigliata

Le patatine in una ciotola sono un’idea terribile – ritiene Leininger – . La stessa cosa vale per qualsiasi altro cibo, come una lasagna messa su un tavolo, lasciando che le persone di servano da sole. Se qualcuno ha il virus e respira sopra una lasagna, può far ammalare gli altri. Come proprietario di casa saresti mortificato se questo avvenisse”. Tuttavia, prosegue la professoressa, “ci sono dei livelli di rischio. Un cibo cotto alla griglia, ad esempio, è potenzialmente meno pericoloso”. Quindi sì alle grigliate di pesce o di carne in terrazza ma bisognerà chiedere a ciascun ospite di prendere dalla griglia ciò che vuole e poi di allontanarsi

Non impazzire per il bagno

Dopo qualche ora trascorsa in terrazza, è probabile che qualche amico debba usare il bagno. “La buona notizia – dice Leininger – è che il bagno, con un po’ di attenzione, non è qualcosa di cui preoccuparsi. Le persone entrano una alla volta e, tra l’altro, lavano le mani. Fai però tenere loro la mascherina”. Quanto agli asciugamani, potrebbe essere snervante, ma è buona regola che ciascun ospite usi un solo asciugamano e lo metta nella cesta dei panni sporchi una volta utilizzato. “Il Covid è una malattia che si diffonde principalmente per via respiratoria, il che significa che si trasmette essenzialmente attraverso droplet e aerosol, e non tramite le superfici. Tra un utilizzo e l’altro, per sicurezza, si potrebbero comunque pulire le superfici del bagno con un disinfettante”.

Limita la tua cerchia di amici

Anche in questo caso, gli esperti sono d’accordo: limitare la propria cerchia di amici è molto importante. “Più persone si incontrano e maggiore è il rischio di rimescolamento sociale” afferma Jennifer Nuzzo, epidemiologa del Dipartimento di Salute e Ingegneria ambientale della Johns Hopkins University. “Non sapere con chi gli altri hanno socializzato è la componente più rischiosa del frequentare persone al di fuori della propria cerchia”.

Se invece si vuole organizzare un incontro tra bambini, tra i quali è davvero difficile il rispetto della distanza di sicurezza, è preferibile organizzare un incontro all’aperto, magari al parco, e programmare attività che possano garantire il distanziamento sociale. “Non tutti – fa notare la dott.ssa Jasmine Marcelin, direttore medico della Gestione antimicrobica dell’Omaha Medical Center dell’Università del Nebraska, – hanno la stessa percezione del rischio”. Per qualcuno andare in bici con un amico potrebbe funzionare, per altri può essere inaccettabile. “Avere un approccio diverso non deve  essere motivo di cui vergognarsi o rimprovero da parte degli altri”.

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