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Vaccino Covid, la differenza di prezzo delle prime dosi in Italia

I tre candidati vaccini in uno stato più avanzato della sperimentazione – Pfizer-BioNTech, Moderna-Niaid e Oxford-Astrazeneca – sono tutti opzionati per l’acquisto da parte dell’Unione Europea. Ecco quanto costeranno e quante saranno le dosi destinate al nostro Paese.
A cura di Valeria Aiello
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Quando arriverà il vaccino anti-Covid in Italia? E quanto costerà? Sono queste alcune delle principali domande che, in attesa dell’approvazione degli organi regolatori, circolano in rete ora che ci stiamo finalmente avvicinando al momento in cui le prime dosi saranno distribuite anche in Italia. Secondo quanto previsto dal commissario Domenico Arcuri, la somministrazione partirà intorno alla seconda metà di gennaio (a questo link le categorie che verranno vaccinate per prima) con la distribuzione delle prime fiale dei vaccini più avanti nella sperimentazione.

Vaccino Covid, la differenza di prezzo delle prime dosi

Su 48 formulazioni per cui sono in corso i test sull’uomo, sono infatti tre i candidati vaccini in uno stato più avanzato di sperimentazione: quello prodotto dall’azienda farmaceutica svedese-britannica Astrazeneca e sviluppato dall’Università di Oxford in collaborazione con la Irbm di Pomezia, quello dell’azienda statunitense di biotecnologie Moderna realizzato in collaborazione con i National Institutes of Allergy and Infectious Disease (NIAID) e quello sviluppato dall’azienda tedesca BioNtech in collaborazione con Pfizer che, stando agli annunci arrivati negli ultimi giorni sarà molto probabilmente il primo ad essere distribuito. Questo perché ad oggi questo vaccino, denominato BNT162, è il primo per cui si è concluso lo studio di fase 3 su circa 44mila volontari.

Premettendo che i dati di efficacia e sicurezza non sono ancora stati presentati per la pubblicazione scientifica e che l’analisi finale del profilo di efficacia della fase 3 è attualmente in corso, Pfizer e BioNtech prevedono di produrre a livello globale fino a 50 milioni di dosi di vaccino entro il 2020 e fino a 1,3 miliardi di dosi entro la fine del 2021. Di queste, l’Unione Europea si è assicurata l’acquisto di 200 milioni di dosi (più altri 100 milioni di dosi opzionali), di cui 27 milioni saranno destinati all’Italia.  Secondo quanto appreso da Reuters, l’Unione europea spenderà poco meno di 19,5 dollari per ciascuna dose, vale che ogni fiala costerà poco meno di 16,5 euro.

Come detto, nelle tappe della distribuzione in Italia – in attesa di capire se e quando maturerà l’autorizzazione da parte dell’Agenzia europea del farmaco (EMA) – dopo il potenziale arrivo a gennaio delle prime dosi vaccino di Pfizer/BioNTech (in Italia circa 3,4 milioni sul totale di 27 milioni previste entro la fine del 2021 che andranno conservate a una temperatura inferiore ai 70 gradi sotto zero), entro giugno 2021 dovrebbe essere disponibile il vaccino di Oxford-Astrazeneca, con le prime dosi probabilmente accessibili già a inizio gennaio. Per questa formulazione, la cui fase 3 di sperimentazione è in corso su 50mila volontari e i cui risultati di efficacia sono attesi prima di Natale, l’Unione Europea ha firmato nel mese di giugno un accordo per 400 milioni di dosi, di cui 70 milioni destinate all’Italia. Il prezzo di questo vaccino, denominato ChAdOX1-NCoV-19 dovrebbe aggirarsi intorno ai 3 euro, dunque notevolmente inferiore a quello del competitor Pfizer/BioNTech, con inoltre il vantaggio di poter essere distribuito facendo affidamento sulla catena del freddo classica (-2-8 °C).

Il terzo vaccino su cui in queste ultime settimane si sono accesi i riflettori è quello di Moderna, la società statunitense con sede a Cambridge, nel Massachusetts che ha annunciato di aver messo a punto un vaccino con un’efficacia del 94,5%. La formulazione, denominata RNA-1273, è testata su circa 30mila volontari e al momento ha dimostrato di poter prevenire lo sviluppo dei sintomi della malattia. Per questo vaccino (che potrà essere conservato tra i -2-8 °C per 30 giorni e a -20 °C fino a 6 mesi) l’Unione Europea ha stretto un preaccordo per circa 160 milioni di dosi, ad un prezzo di oltre 20 euro ciascuna. Negli Stati Uniti, dove l’amministrazione Trump ha investito in maniera importante in questo vaccino, il prezzo di 25 dollari è dunque già pagato e il vaccino sarà gratuito.

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