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Uragano Irene: il ciclone tropicale potrebbe raggiungere New York nella notte tra sabato e domenica

Nello stato della Grande Mela c’è apprensione per l’arrivo di Irina, il ciclone che si sta abbattendo sugli States in queste ore. Secondo i metereologi l’uragano dovrebbe spazzare New York nella notte tra sabato e domenica.
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ciclone a new york

Categoria numero 3: è questo il livello di intensità dell'uragano Irene, secondo la scala Saffir-Simpson, universalmente utilizzata per classificare gli uragani. Una constatazione poco rassicurante, dal momento che,secondo gli studiosi, nelle prossime ore l'uragano potrebbe prendere forza e diventare più intenso, fino a raggiungere il livello 4, su una scala che prevede 5 stadi. In effetti, l'ipotesi di un rafforzamento del ciclone non sembra essere troppo remota, dal momento che la tempesta attualmente è diretta verso le acque calde situate a nord delle isole Bahamas. E' risaputo, infatti, che la formazione degli uragani segue un iter ben preciso che prevede che questi si ingrossino al passaggio presso aree di aria umida. D'altro canto, però, alcuni meteorologi sono persuasi del fatto che il tifone potrebbe perdere d'intensità ed essere declassato al livello due prima di giungere a Long Island, nell'area est di New York.

Ad ogni modo, secondo quanto si apprende da fonti locali,  in previsione della tempesta tropicale, il governatore Andrew Cuomo ha dichiarato lo stato di allerta nello Stato di New York. Una misura cautelare atta a "aiutare più velocemente e con maggiore efficacia città e contee colpite" ha detto Cuomo. In queste ore, intanto, c'è grande fermento e per coordinare e pianificare i trasferimenti, così come i soccorsi dopo il passaggio di Irene.

Le aree costiere della città come Battery Park City, Coney Island e Rockaways, a detta del governatore, vanno sgombrate al più presto specialmente in previsione del fermo dei mezzi pubblici di domani. Quanto alle aree più interne, la decisione spetta al sindaco di New York,  Bloomberg che deciderà alle ore 8 (le 14 qui in Italia) di domani se far evacuare o meno 250.000 persone. Intanto, in queste ore il primo cittadino della Grande Mela ha messo in preallarme i newyorkesi, dicendo loro di "prepararsi al peggio".

Ore di attesa, dunque, a New York e Washington, dove era prevista per sabato una cerimonia di inaugurazione della statua di Martin Luther King, rinviata a data da destinarsi. Il presidente Obama, che sta monitorando la situazione dalla sua case delle vacanze a Martha's Vineyard, non prevede di rientrare a Washington prima del previsto.

EVACUATE 250.000 PERSONE Il presidente Barack Obama ha definito l'uragano Irene come un evento meteorologico di portata storica. Un evento per il quale è necessario che gli americani si preparino al meglio, seguendo scrupolosamente le indicazioni per gestire l'emergenza. Il Presidente, al fine di monitorare la situazione, è rientrato prima dalla sua pausa estiva a Martha's Vineyard. Intanto il sindaco di New York, Bloomberg, ha predisposto l'evacuazione obbligatoria per 250.000 persone.

ALLERTA TSUNAMI A NEW YORK Nonostante il declassamento alla categoria 1, l'allarme Irene si fa di ora in ora più consistente: dichiarato lo stato di allerta in ben 10 stati, tra cui New York. Nella Grande Mela, oltre alle piogge torrenziali e alle raffiche di vento, si teme la possibilità di uno tsunami con onde alte fino a 10 metri. Chiusi al traffico aereo tutti gli aeroporti della città; dalle 12 ora locale si ferma anche la metro e l'intera rete di trasporti pubblici.

CONFERENZA STAMPA DEL SINDACO BLOOMBERG In queste ore il sindaco di New York, Micheal Bloomberg, è tornato a parlare ai suoi concittadini in toni piuttosto allarmati. Ha ribadito la necessità di lasciare la città immediatamente, evitando di attendere oltre. Secondo quanto si apprende dall'istituto scientifico che sta monitorando la situazione di Irene nelle ultime ore, inoltre, l'uragano sarebbe già passato nel North Carolina, dove ha provocato numerosi black out. Secondo quanto ha riferito il sindaco della Grande Mela, ignorare l'ordine di evacuazione sarebbe una "follia pericolosa": occorre che i newyorkesi si "mettano al sicuro".

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