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Uno dei due ultimi rinoceronti bianchi del nord non aiuterà a salvare la specie dall’estinzione

Najin, 32 anni, la più anziana delle due femmine rimanenti di rinoceronte bianco del nord stata ritirata dal programma di riproduzione assistita del consorzio Biorescue. La scelta lascia l’ambizioso piano con una sola femmina in grado di fornire ovociti, la figlia di Najin, Fatu.
A cura di Valeria Aiello
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Najin, uno dei due ultimi esemplari di femmina di rinoceronte bianco del nord rimasti/ Biorescue
Najin, uno dei due ultimi esemplari di femmina di rinoceronte bianco del nord rimasti/ Biorescue

Najin, una delle due ultime femmine di rinoceronte bianco del nord è stata ritirata dal programma di riproduzione assistita per aiutare a salvare la specie dall’estinzione. Lo ha reso noto il consorzio internazionale di scienziati e conservazionisti del consorzio Biorescue, guidato da ricercatori del Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research, in Germania, di cui fa parte anche l’Università di Padova. Il ricercatori hanno deciso di mandare in pensione la più anziana delle due femmine di rinoceronte bianco del nord, la 32enne Najin, come donatrice di ovociti, lasciando l’ambizioso programma con una sola femmina in grado di fornire cellule uovo, la figlia di Najin, Fatu.

La decisione di interrompere la raccolta degli ovociti di Najin è stata presa sotto la guida del Laboratorio di Etica per la Medicina Veterinaria, la Conservazione e il Benessere Animale dell’Università di Padova, considerando anche l’età avanzata e i segni di malattia mostrati dall’esemplare. Recenti esami ecografici, spiega il consorzio, hanno rivelato piccoli tumori multipli e benigni nella cervice e nell’utero di Najin, oltre a una cisti di 25 centimetri nell’ovaio sinistro.

Queste condizioni potrebbero spiegare perché le raccolte di ovociti non ha avuto successo con Najin come con Fatu – hanno affermato il capo veterinario di Leibniz-IZW, il dottor Frank Göritz, e il capo veterinario di Ol Pejeta, il dottor Stephen Ngulu – . Questo è il motivo per cui siamo giunti alla conclusione che il ruolo più prezioso per Najin è quello di essere un ambasciatore per la conservazione della sua specie e garantire che possa trasferire le sue conoscenze e comportamenti sociali alla prole nel prossimo futuro”.

Le femmine Najin e Fatu, ospitate a Ol Pejeta Conservancy, in Kenya, sono gli unici rinoceronti bianchi del nord rimasti al mondo e, nel tentativo di evitare l’estinzione, il consorzio raccoglie dal 2019 gli ovociti, fecondandoli artificialmente usando lo sperma congelato dei maschi deceduti per ottenere embrioni vitali da trasferire in madri surrogate (probabilmente rinoceronti bianchi del sud) per ottenere prole di rinoceronte bianco del nord. Finora, il team ha creato 12 embrioni di rinoceronte bianco settentrionale con gli ovociti di Fatu e spera di poter avere il primo esemplare in tre anni e una prole più ampia nei prossimi due decenni.

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