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Una vita impegnata ci fa fare scelte migliori

Un team di psicologi ed esperti di marketing internazionale ha dimostrato che le persone con una vita più impegnata hanno maggiore autostima e autocontrollo. Ciò si riflette in una probabilità superiore di adottare scelte più sagge per la propria salute, come ad esempio mangiare frutta al posto di un dessert alla fine dei pasti oppure andare in palestra invece di sdraiarsi sul divano dopo una giornata di lavoro.
A cura di Andrea Centini
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Le persone impegnate hanno un maggior autocontrollo e prendono decisioni più sagge e protettive per la propria salute. Lo ha dimostrato un team di ricerca internazionale composto da studiosi dell' Università della Scienza e della Tecnologia di Hong Kong, della Scuola di Business Fox presso l'Università Temple di Filadelfia e dell'istituto INSEAD di Singapore. Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Jeehye Christine Kim, sono giunti a questa conclusione dopo aver condotto una serie di studi con diversi partecipanti, invitati a prendere decisioni relative all'autocontrollo su aspetti come cibo, esercizio fisico e risparmio economico.

Le domande cui sono stati sottoposti i volontari erano di questo tenore: dopo una giornata di lavoro è meglio gettarsi sul divano a riposare col telecomando in mano oppure trascorrere un'ora in palestra a fare sport? Con i risparmi è meglio concedersi il lusso di una macchina più potente, un telefono più costoso, un viaggio in una località esotica oppure tenerli da parte per tempi più difficili come quelli della pensione? Meglio la frutta o un goloso tiramisù dopo i pasti? A tutte queste domande, le persone che si consideravano più impegnate davano molto più facilmente la risposta più “saggia” e protettiva per la salute.

Gli studiosi hanno osservato che essere indaffarati aumenta sensibilmente la propria autostima, che a sua volta si riflette sull'autocontrollo. Attraverso piccoli stratagemmi per far credere ai partecipanti che la loro vita fosse più o meno impegnata (ad esempio con messaggi mirati), Kim e colleghi hanno determinato che più si faceva notare un'esistenza ricca di impegni e più probabili erano le scelte salutari. “Quando abbiamo temporaneamente smorzato il senso di auto-importanza dei partecipanti che altrimenti si sentivano impegnati, l'effetto dell'autocontrollo è svanito”, ha dichiarato il professor Chattopadhyay, docente di marketing presso l'INSEAD.

Gli scienziati suggeriscono che i risultati della ricerca potrebbero aiutare non solo le campagne di marketing – ad esempio una catena di palestre potrebbe far leva proprio sulla vita impegnata dei potenziali clienti -, ma anche le istituzioni, che potrebbero promuovere per i cittadini uno stile di vita più sano e plasmato dall'autocontrollo. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Journal of Consumer Research.

[Credit: Free-Photos]

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