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Un nano-anticorpo sintetico blocca il coronavirus: ecco l’agente ispirato dalla ricerca sui lama

Lo hanno identificato i ricercatori dell’European Molecular Biology Laboratory (EMBL) di Amburgo setacciando una libreria di mini anticorpi sintetici. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature Communications, indicano che questo micro anticorpo è in grado di neutralizzare efficacemente Sars-Cov-2 in vitro.
A cura di Valeria Aiello
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Un nano-anticorpo sintetico, ispirato a quelli trovati nel sangue dei Camelidi, una famiglia di mammiferi che include cammelli, dromedari, lama, alpaca e vigogne, è in grado di bloccare efficacemente il coronavirus Sars-Cov-2. Lo hanno identificato i ricercatori dell’European Molecular Biology Laboratory di Amburgo (Germania), setacciando una libreria di mini anticorpi sintetici realizzata sulla base delle recenti ricerche condotte sui lama e sulla loro risposta immunitaria nei confronti del virus che causa Covid-19 nell’uomo.

Nano-anticorpo sintetico ispirato dalla ricerca sui lama

Questo mini anticorpo neutralizzante, chiamato sybody 23 (Sb23) e dalle dimensioni di circa un decimo delle normali immunoglobuline umane, si è mostrato un agente promettente contro il virus, in quanto ha dato prova di un’alta affinità di legame nei confronti del dominio Rdb, ovvero la porzione della proteina virale Spike che si lega al recettore Ace2 e attraverso cui Sars-Cov-2 infetta le cellule umane. In particolare, Sb23 ha dimostrato di legare efficacemente “due diverse conformazioni della proteina Spike – la conformazione ‘1-up’ e la conformazione ‘2-up’ – con la conformazione ‘2-up’ di Spike in grado di conferire naturalmente un’affinità extra con i suoi due siti di legame per Ace2” scrivono i ricercatori nello studio pubblicato su Nature Communications.

Per comprendere esattamente come Sb23 interagisca con il dominio Rbd virale, i ricercatori hanno analizzato il legame mediante una tecnica su scala nanometrica chiamata diffusione dei raggi X a basso angolo, osservando la capacità di questo nano-anticorpo di bloccare il dominio Rbd indipendentemente dalla sua conformazione. Per verificare invece se Sb23 era in grado di neutralizzare Sars-Cov-2, i ricercatori hanno utilizzato un virus diverso, chiamato lentivirus, modificato in modo da trasportare la proteina Spike di Sars-Cov-2 sulla sua superficie.

Naturalmente, la neutralizzazione di un virus modificato in laboratorio è qualcosa di molto diverso dal bloccare l’infezione da Sars-Cov-2 nell’uomo. D’altra parte, i ricercatori hanno raggiunto questi risultati in poco meno di tre settimane grazie all’impiego di una libreria sintetica di nano anticorpi. “Questo nuovo studio – ritengono – evidenzia la possibilità di compiere grandi passi nella ricerca dei nano-anticorpi in un lasso di tempo relativamente breve, contribuendo a spianare la strada allo sviluppo di più farmaci a base di nano-anticorpi”.

Nello specifico, gli studiosi sottolineano che attraverso questa metodologia è stato possibile selezionare rapidamente molecole altamente specifiche e con attività neutralizzante, arrivando a conclusioni promettenti in circa 2-3 settimane rispetto ai tempi necessari alla produzione tradizionale di nano-anticorpi che richiede almeno sei settimane e un totale di 3-4 mesi per l’intero approccio di selezione.

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