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Un guarito su dieci da forme lievi di Covid-19 continua ad avere sintomi 8 mesi dopo l’infezione

I disturbi più frequenti sono la perdita del senso dell’olfatto, del gusto e stanchezza. Lo rileva lo studio COMMUNITY condotto in Svezia tra gli operatori sanitari del Danderyd Hospital di Stoccolma.
A cura di Valeria Aiello
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Anche i guariti da forme lievi di Covid-19 continuano ad avere sintomi che persistono nel tempo, una condizione nota come “long Covid” o sindrome post-Covid, che può instaurarsi sia in persone che hanno sperimentato forme più gravi della malattia sia tra coloro che hanno superato un’infezione lieve o moderata. Sulle condizioni di quest’ultimi, in particolare, ad oggi sono ancora poche le ricerche che hanno valutato prevalenza e caratteristiche dei sintomi persistenti, ma un nuovo studio ha fatto luce sui disturbi a lungo termine di chi ha avuto una forma lieve di Covid-19.

Anche i guariti da forme lievi hanno sintomi persistenti

L’indagine, denominata COMMUNITY, è partita nella primavera del 2020 con lo scopo principale di valutare l’immunità conferita dall’infezione. I partecipanti allo studio – 2.149 operatori sanitari del Danderyd Hospital di Stoccolma, in Svezia, di cui circa il 19% aveva anticorpi contro Sars-Cov-2 – hanno donato campioni di sangue ogni quattro mesi e risposto a questionari riguardanti i sintomi a lungo termine e il loro impatto sulla qualità della vita. I dati, esaminati nell’ambito del terzo follow-up condotto nel gennaio 2021 da un team di ricerca dello stesso Danderyd Hospital, del Karolinska Institute, del SciLifeLab dell’Università di Uppsala e del KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma, hanno mostrato che il 26% delle persone ha riportato almeno un sintomo da moderato a grave della durata di due mesi e che l’11% ha continuato a manifestare postumi con impatto negativo sulla vita lavorativa, sociale o domestica anche otto mesi dopo la malattia. I disturbi a lungo termine più comuni sono stati la perdita del senso dell’olfatto, del gusto, affaticamento e problemi respiratori.

Abbiamo studiato la presenza di sintomi a lungo termine dopo forme lievi di Covid-19 in un gruppo relativamente giovane e sano di individui che lavorano, e abbiamo scoperto che i sintomi predominanti a lungo termine sono la perdita dell’olfatto e del gusto – ha affermato Charlotte Thålin, medico specialista e responsabile dello studio COMMUNITY presso il Danderyd Hospital e il Karolinska Institutet – . Affaticamento e problemi respiratori si sono rivelati i più comuni tra i partecipanti anche se questi non si verificano nella stessa misura. D’altra parte non abbiamo osservato una maggiore prevalenza di sintomi cognitivi come affaticamento cerebrale, problemi di memoria e concentrazione o disturbi fisici come dolori muscolari e articolari, palpitazioni cardiache o febbre a lungo termine”.

Lo studio COMMUNITY continuerà ora, con il prossimo follow-up che avrà luogo a maggio, quando si prevede che un’ampia percentuale di partecipanti allo studio sarà vaccinata. Oltre al monitoraggio dell’immunità e del verificarsi di reinfezioni, sono previsti ulteriori analisi riguardanti il ​​post-Covid. “Tra le altre cose, studieremo più da vicino la perdita dell’olfatto e del gusto e indagheremo sulla possibilità che il sistema immunitario, inclusa l’autoimmunità, abbia un ruolo nel post-Covid” ha concluso Thålin.

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