Un fiume ha cambiato colore per l’inquinamento: ora è viola
Le acque del fiume inglese Mimram, che attraversa il North Hertforshire da Hertford, sono diventate di colore viola a causa dell’inquinamento. Il fenomeno è stato fotografato da un’attivista di Clear River, Feargal Sharkey, e si riferisce al corso d’acqua che fino a poche ore prima era stato sfondo della presentazione di un programma di recupero ambientale per i ruscelli di gesso, un tipo di fiume che, come il Mimram, deriva da sorgenti in paesaggi con roccia calcarea.
Quando il ministro dell’ambiente Rebecca Pow e i membri del Chalk Stream Restoration Group hanno fatto visita al fiume, le acque avevano un aspetto limpido. Non molto tempo dopo, una volta andati via, hanno assunto lo strano colore. Secondo gli attivisti, questo episodio mette in evidenza lo stato disastroso dei fiumi britannici, di cui il 53% è in cattive condizioni e solo il 14% in “buono stato ecologico”.
L’Agenzia per l’Ambiente ha affermato che il fiume era già tornato alla normalità quando i funzionari sono arrivati sul posto per indagare, non trovando prove di danni dovuti all’incidente. La situazione “continuerà ad essere monitorata, con nuove visite e prelievi di campioni, per garantire la buona salute di questo fiume di gesso” ha detto un portavoce dell’agenzia citato dal DailyMail.
Non è chiaro cosa abbia fatto diventare il fiume viola. Gli attivisti ipotizzano qualsiasi cosa, dalla fioritura di alghe a coloranti che arrivano dall’industria. I fiumi di gesso, scorredo su materiali molto permeabili al minerale, hanno poco deflusso superficiale, che si traduce in corsi d’acqua contenenti poca materia organica e sedimenti, per cui sono generalmente molto limpidi.
Secondo il presidente di Natural England, Tony Juniper, questi habitat hanno una caratteristica naturale unica e, poiché l’85% dei fiumi di questo tipo si trova in Inghilterra, il paese ha “la responsabilità di garantire che siano in buona salute”. Questi habitat, ha aggiunto, sono tuttavia soggetti a “una complessa gamma di pressioni, dall’inquinamento derivante dal deflusso delle strade, all’agricoltura e alle acque reflue, al basso flusso derivante dall’estrazione per l'approvvigionamento idrico pubblico”.