È già successo questa domenica, ma presto un altro asteroide tornerà a fare capolino nelle vicinanze del nostro pianeta. La scorsa domenica un NEO (Near Earth Object) del diametro di circa 120 metri è passato nelle "vicinanze" della Terra, mentre questo sabato un asteroide ancora più grande, di circa 135 metri di diametro, "sfiorerà" il nostro pianeta. Si chiama 2019 YM6 ed è una delle rocce spaziali che la NASA indica come potenzialmente pericolose perché caratterizzate da una dimensione di circa 140 metri di diametro e da una traiettoria che le porta entro i 7,5 milioni di chilometri dal nostro pianeta.
Sono asteroidi che la NASA monitora attentamente ma che non dovrebbero preoccuparci più di tanto: come accaduto molteplici volte (compresa la scorsa domenica), l'asteroide passerà a una distanza considerevole dalla Terra e non si trasformerà in un vero pericolo per noi. Non sarà però l'unico "incontro" estivo con un corpo di questo tipo: per agosto e settembre sono attesi diversi passaggi ravvicinati di asteroidi, per lo più molto piccoli. Un paio di questi, però, raggiungono dimensioni importanti: quello che sfiorerà la Terra il 14 agosto, per esempio, ha un diametro di 655 metri.
Quella del monitoraggio degli asteroidi è una pratica ormai nota. La NASA considera preoccupanti gli asteroidi sopra ai 140 metri di diametro perché un loro eventuale impatto con il nostro pianeta potrebbe portare a conseguenze catastrofiche, cancellando anche una piccola nazione. Il vero problema, spiegano gli scienziati, arriva però da quegli asteroidi che non sono stati ancora individuati. Quello esploso sopra la Russia nel 2018, per esempio, è apparso all'improvviso da dietro l'ombra del sole e non è stato individuato dagli strumenti degli enti spaziali fino al momento in cui ha colpito la nostra atmosfera.