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Un alto livello di zuccheri nel sangue aumenta il rischio di complicanze Covid (anche senza diabete)

Lo ha rilevato un nuovo studio sull’impatto dell’iperglicemia nei pazienti che hanno richiesto il ricovero in ospedale: “Alla condizione è correlata una maggiore probabilità di ventilazione polmonare e accesso in terapia intensiva”.
A cura di Valeria Aiello
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I pazienti Covid-19 con un alto livello di zuccheri nel sangue hanno maggiori probabilità di richiedere ventilazione polmonare e cure in terapia intensiva, indipendentemente dalla presenza di diabete. Lo ha rilevato un nuovo studio sull’impatto dell’iperglicemia su un gruppo di persone con infezione da coronavirus Sars-Cov-2 per cui si è reso necessario il ricovero in ospedale. I risultati dell’indagine, presentati in occasione dell’incontro annuale della Società di Endocrinologia che si tiene online dal 20 al 23 marzo sulla piattaforma del congresso ENDO 2021, hanno evidenziato che all’iperglicemia è associata anche una maggiore probabilità di danno renale ed esiti infausti.

L'iperglicemia aumenta il rischio di complicanze Covid

Nello studio sono stati inclusi 708 adulti con Covid-19 ricoverati presso il Suny Downstate Medical Center di New York, di cui l’89% era di colore. I ricercatori hanno dunque analizzato gli esiti in base alla presenza o meno di diabete e ai valori di glucosio nel sangue al momento del ricovero, osservando che i pazienti che non avevano il diabete ma presentavano valori di glicemia superiori a 140 mg/dL avevano una probabilità di 3,5 volte più alta di ricovero in terapia intensiva e di 2,3 volte maggiore di intubazione e danno renale acuto, con un tasso di mortalità aumentato del doppio rispetto ai pazienti con glicemia inferiore ai 140 mg/dL.

Esiti peggiori sono stati evidenziati nei pazienti senza diabete ma con livelli di glucosio nel sangue superiori a 180 mg/dL, che hanno mostrato un rischio di morte quattro volte maggiore, una probabilità quasi triplicata di ricovero in terapia intensiva e di 2,7 volte superiore di intubazione. Quanto invece ai pazienti con diabete, i cui valori di glicemia superavano i 140 mg/dL, la probabilità di ricovero in terapia intensiva e intubazione è risultata aumentata di 2,4 volte rispetto a coloro che avevano livelli di glucosio inferiori. Inoltre, i pazienti con diabete e glicemia superiore a 180 mg/dL al momento del ricovero hanno mostrato un aumento di circa due volte della probabilità di morte in ospedale.

I risultati del nostro studio – ha spiegato la ricercatrice principale dello studio, la dottoressa Samara Skwiersky del reparto di Medicina interna del Suny Downstate Medical Center – ribadiscono l’importanza di monitorare regolarmente la glicemia nei pazienti ricoverati con COVID-19, anche senza una precedente diagnosi di diabete”. Nonostante l’indagine non abbia chiarito se l’iperglicemia osservata al momento del ricovero sia il risultato o una causa di una forma più grave di Covid-19 “un monitoraggio più frequente del glucosio e il trattamento con terapia insulinica a un valore inferiore target di 140 mg/dL – ha aggiunto Skwiersky  – possono comunque migliorare i risultati di questi pazienti, coerentemente con le attuali linee guida della Società di Endocrinologia che raccomandano che tutti i pazienti con glicemia superiore a 140/mL siano monitorati e trattati con terapie appropriate”.

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