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Uccide una donna ogni 10 minuti ed è la prima causa di morte: cuore a rischio infarto

L’infarto e le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte per le donne e fanno una vittima ogni 10 minuti, ma solo due donne su 10 lo sanno. Gli esperti ci spiegano quali siano i fattori che incrementano il rischio di sviluppare queste condizioni, i principali sintomi e la prevenzione.
A cura di Zeina Ayache
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Solo 2 donne su 10 sanno che le malattie cardiovascolari e l’infarto rappresentano la prima causa di morte con una vittima ogni 10 minuti. Gli esperti della Società italiana di cardiologia (Sic) ci spiegano come riconoscere i sintomi cruciali dell’infarto e quali sono i fattori che aumento il rischio di malattie al cuore.

Donne inconsapevoli. Per la campagna ‘Vivi il cuore 2019’, la Società italiana di cardiologia (Sic) ci fa sapere che il 78% delle donne non sa che le malattie cardiovascolari sono la loro prima causa di morte, il 61% infatti pensa invece erroneamente che sia il tumore. La percezione generale è infatti che il rischio infarto sia maggiore negli uomini, ma non è così, la differenza è però che le donne presentano malattie cardiovascolari con un ritardo di almeno 10 anni e con meno eventi, ma più gravi.

Campanelli d’allarme. Riconoscere un infarto è possibile, bisogna fare attenzione ad alcuni sintomi. Il sintomo cruciale dell’infarto è il dolore toracico, ma ad esso vanno aggiunti anche difficoltà a respirare, malessere, senso di fatica, sudore freddo, nausea e debolezza. Per la donne il quadro clinico non è così evidente come per gli uomini poiché il dolore toracico spesso è o assente o localizzato in altra sede, questo porta le pazienti a recarsi in ospedale più in ritardo rispetto agli uomini.

Fattori di rischio. La menopausa aumenta il rischio cardiovascolare, fino a questo momento così cruciale per la vita di una donna, il cuore è infatti ‘protetto’ in parte dagli estrogeni che aiutano a diminuire i livelli di colesterolo ‘cattivo’ (LDL) e aumentare quello buono (HDL). Altri fattori di rischio, a parte il colesterolo, sono l’ipertensione, il fumo e l’alimentazione scorretta, a quali dobbiamo aggiungere sedentarietà e aspetti psicologici come stress e ansia.

Prevenzione. Gli esperti consiglio alle donne, così come agli uomini, di effettuare uno screening superati i 45 anni di età o, in generale, dopo la menopausa.

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