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Tumore, nuovo test del sangue diagnostica 7 diversi tipi di cancro grazie al DNA

Gli scienziati sono riusciti a realizzare un test del sangue, chiamato DELF, che analizza il DNA delle cellule e riesce a distinguere quelle sane da quelle tumorali, permettendo una diagnosi corretta fino al 99% dei casi. Vediamo insieme cosa hanno scoperto gli esperti e quali possono essere le conseguenze di questo test.
A cura di Zeina Ayache
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I ricercatori hanno sviluppato un nuovo esame del sangue che è in grado di rilevare la presenza di sette diversi tipi di cancro attraverso l’analisi del DNA. Vediamo insieme cosa significa esattamente e quali sono i risvolti positivi di questo nuovo test.

DELF, un test contro il cancro. Gli scienziati hanno raccolto i campioni di sangue di 208 persone con diversi tumori a differenti livelli (seno, colon retto, polmoni, ovaie, pancreas, gastrico o dotto biliare) e li hanno analizzati con il loro test chiamato DELF. I dati raccolti hanno permesso di confermare che il test è in grado di identificare correttamente la presenza dei tumori tra il 57% e il 99% delle volte. Lo stesso test è stato effettuato su campioni di sangue di 215 persone sane e solo in quattro casi l’esame DELF ha dato quattro falsi positivi.

Come funziona questo test. I test del sangue ora utilizzati, chiamati ‘biopsia liquida’, riescono a rilevare il cancro attraverso l’osservazione di mutazioni, che sono cambiamenti nella sequenza del DNA all’interno delle cellule tumorali, o di metilazione, una reazione chimica in cui un gruppo metilico si aggiunge al DNA. Purtroppo questo test non vale per tutti, perché in alcuni pazienti non solo rilevabili questi cambiamenti del DNA. E quindi come funziona il DELF? Partiamo prima col capire cosa succede nelle cellule. “Il nucleo delle cellule sane impacchetta il DNA come una valigia ben organizzata, in cui differenti regioni del genoma sono attentamente disposte in diversi compartimenti. Diversamente, il nucleo di quelle tumorali è più simile a valigie disorganizzate, dove i vari pezzi sono messi a caso”, spiegano gli scienziati. Per varie ragioni, il genoma del cancro è disorganizzato nel modo in cui è impacchettato, questo significa che quando le cellule tumorali muoiono rilasciano il loro DNA in modo caotico all’interno del sangue. Il test DELF studia il modo in cui il DNA è ‘confezionato’ all’interno del nucleo di una cellula, osservando nel sangue le dimensioni e la quantità di DNA in differenti regioni nel genoma per trovare indizi su questo ‘confezionamento’.

Conclusioni. Per comprendere se il test DELF possa essere efficace, gli scienziati stanno ora effettuando ulteriori ricerche anche per poter individuare il punto di origine di un tumore.

Lo studio, intitolato “Genome-wide cell-free DNA fragmentation in patients with cancer”, è stato pubblicato su Nature.

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