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Tsunami, cos’è il maremoto che dopo un terremoto distrugge tutto quello che incontra

Lo tsunami, o maremoto, è un moto ondoso che viene a crearsi in seguito ad un terremoto e che fa vita ad onde anomale che possono sembrare dei veri e propri muri d’acqua. Le onde degli tsunami possono raggiungere velocità molto elevate, anche 800km/h, e quando raggiungono la riva hanno un impatto devastante.
A cura di Zeina Ayache
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Lo chiamiamo Tsunami, facendo riferimento al termine giapponese che significa ‘grande onda', ed è un maremoto, cioè un moto ondoso anomalo che si forma dal mare in seguito ad una scossa di terremoto che agevola la formazioni di onde che diventano veri e proprio muri d'acqua quando raggiungono la riva. Ma vediamo insieme cos'è uno tsunami, dove si forma e quali sono i rischi di questo moto ondoso.

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Tsunami, un muro d'acqua pericolosissimo

Lo tsunami o maremoto è un'onda potentissima e molto lunga che si forma in seguito allo spostamento della massa d'acqua del mare di solito in seguito ad un terremoto. In pratica il terremoto sposta il fondale verso l'alto e il basso e trasmette la sua potenza alla massa d'acqua che si trasforma in un'onda anomala. A provocare tale spostamento d'acqua potrebbe essere anche una frana gigantesca o un'eruzione vulcanica sottomarina.

La potenza di uno tsunami

Le onde di un maremoto sono diversa da quelle prodotte dal vento poiché questo muove solo gli strati superficiali della colonna d'acqua, mentre nello tsunami ad essere mossa è tutta la colonna d'acqua a partire dal fondale. Le onde di tsunami sono dunque molto potenti anche quando sono basse perché la loro energia gli permette di raggiungere l'entroterra anche di centinaia di metri: questo fa sì che siano molto dannose.

Come sono le onde dello tsunami

Le onde di un maremoto sono caratterizzate da lunghezze d'onda molto elevate, cioè la distanza tra le due creste, che possono essere di alcune decine di metri, ma anche centinaia di chilomentri. Quanto alla velocità, in mare aperto possono raggiungere anche i 700-800 km/h. L'energia di queste onde può propagarsi per migliaia di chilometri e in alcuni casi può arrivare sulle coste totalmente inalterata, questo si traduce in un impatto molto violento e distruttivo. Un segnale dell'arrivo del maremoto è la regressione delle acque, in pratica il mare si ritira al punto da lasciare porti e navi a secco: l'onda sta preannunciato il suo arrivo.

Come si presenta uno tsunami

Una volta ‘caricata' l'acqua dal fondale, questa può arrivare a riva in diversi modi: come una marea crescente che solleva il livello del mare anche di molti metri, come una serie di onde oppure come un vero e proprio muro d'acqua.

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