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Trovato un cucciolo di canide di 12.400 anni fa

I ricercatori hanno trovato e analizzato un cucciolo di 3 mesi di canide risalente a 12.400 anni fa. La scoperta, realizzata a Tumat, Siberia Orientale, aiuterà a conoscere meglio la storia del migliore amico dell’uomo.
A cura di Zeina Ayache
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La scoperta potrebbe avere grandi conseguenze scientifiche relative alla conoscenza del migliore amico dell'uomo. Nei giorni scorsi infatti gli scienziati hanno fatto sapere di avere trovato un cucciolo di canide di 12.400 anni fa, una data che riporta al Pleistocene, grazie al quale sarà possibile conoscere meglio i cani attuali. Secondo quanto dichiarato al Siberian Times, il cucciolo è stato ritrovato mummificato nel permafrost russo vicino al villaggio di Tumat, nella Jacuzia, in Siberia Orientale, e si pensa che al momento della morte avesse circa 3 mesi di vita.

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Secondo le prime analisi, la carcassa sembra essersi preservata molto bene, soprattutto il cervello sembra essere in ottime condizioni, come spiega Pavel Nikolsky del Geological Institute di Mosca. Nello specifico, si pensa che il cervello sia stato preservato al 70/80%, ma solo quando verrà estratto potremo avere maggiori dettaglio, per adesso però ci dobbiamo affidare a quanto rilevato dalla MRI (imaging a risonanza magnetica). I ricercatori credono che il cucciolo ritrovata possa appartenere alla stessa cucciolata del canide ritrovato nel 2011 sempre nella stessa zona, in quel caso di trattava di una femmina.

In seguito all'autopsia gli scienziati hanno raccolto alcuni campioni di tessuti, di pelle, di muscoli e di cartilagine delle orecchie che serviranno a conoscere meglio il cucciolo di Tumat. Così come sono stati prelevati alcuni campioni del terreno che circondava la carcassa con lo scopo di analizzare l'eventuale presenza di batteri da comparare con i batteri intestinali del cucciolo.

Per avere maggiori informazioni su questo antenato del nostro cane, non ci resta che attendere. Nel frattempo c'è chi pensa che il professor Hwang Woo-Suk stia pensando alla clonazione del cucciolo. Il motivo di questa supposizione è la passione che lo stesso Hwang Woo-Suk avrebbe dimostrato negli ultimi anni di ricerca proprio verso la clonazione.

[Foto copertina di Siberian Times]

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