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Tre paraplegici oggi camminano di nuovo grazie alla stimolazione wireless: com’è possibile

Tre paraplegici da anni adesso camminano di nuovo dopo essere stati sottoposti ad un’innovativa tecnica di stimolazione elettrica wireless, alla quale è associato un supporto per il peso (una stampella ad esempio). Gli scienziati ci spiegano il funzionamento di questo trattamento che ha dato risultati immediati.
A cura di Zeina Ayache
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Tre paraplegici che avevano subito danni al midollo spinale cervicale anni fa, adesso riescono a camminare di nuovo con l'ausilio di stampelle e deambulatori grazie ad un nuovo protocollo di riabilitazione che unisce la stimolazione elettrica mirata al midollo spinale lombare e una terapia di supporto del peso (stampelle ad esempio). Ma come è possibile?

Credit: EPFL / Jean-Baptiste Mignardot
Credit: EPFL / Jean-Baptiste Mignardot

Come funziona la stimolazione wireless. La stimolazione elettrica utilizzata si chiama “STIMO – STImulation Movement Overground” consiste nella stimolazione elettrica del midollo spinale lombare unito appunto ad un supporto del peso che ha l'obiettivo di ripristinare proprio la funzione neurologica così da mantenerla anche senza la stessa stimolazione elettrica: in pratica i ricercatori hanno fatto si che il corpo imparasse ad aiutarsi da solo. “La stimolazione mirata deve essere precisa come un orologio svizzero. Nel nostro metodo noi impiantiamo una serie di elettrodi sopra il midollo spinale che permettono di puntare ogni singolo muscolo delle gambe”, questo attiva specifiche aree che mimano i segnali che il cervello produce quando ‘manda il messaggio' che ci porta poi a poter camminare.

I test sui pazienti. Gli scienziati fanno sapere che tutti i partecipanti hanno ricominciato a camminare da soli, con l'aiuto di un supporto, in una sola settimana, riuscendo a compiere più di un chilometro. Tutto ciò senza risultare stanchi e senza effetti collaterali. “Il tempo esatto e il punto esatto verso cui puntare la stimolazione elettrica sono fondamentale per l'abilità del paziente di produrre un movimento intenzionale, questo porta inoltre alla crescita di nuove connessioni nervose”, spiegano gli esperti.

Neurotecnologia al servizio dell'uomo. Quanto realizzato dagli scienziati rientra nell'ambito delle ricerca di neurotecnologia che permetteranno in futuro di risolvere i problemi causati da incidente e di portare il paziente a recuperare le proprie normali funzioni.

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