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Squilibrare il cervello per stimolare i ricordi apparentemente dimenticati

Perché non ricordiamo tutto? È possibile far riaffiorare vecchi ricordi? Alle domande rispondono i ricercatori che sono riusciti a sbilanciare il nostro cervello per stimolare le anti-memorie.
A cura di Zeina Ayache
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Come si comporta il nostro cervello quando si ricorda di un evento passato? Cosa succede invece quando se ne dimentica? E come si creano i nuovi ricordi? I ricercatori ci spiegano come funzioni l'hard disk del nostro cervello e come sia possibile che riusciamo ad immagazzinare tante informazioni. Secondo quanto riportato nello studio intitolato “Unmasking Latent Inhibitory Connections in Human Cortex to Reveal Dormant Cortical Memories” e pubblicato su Aging and Metabolism, il nostro cervello non dimentica, ma semplicemente silenzia i ricordi per poter far spazio a nuove informazioni da immagazzinare e per riuscirci mette in atto un processo di bilanciamento tra due gruppi di neuroni differenti.

I ricercatori sostengono che esistano “anti-memorie” date dal bilanciamento tra due tipologie di cellule del cervello: i neuroni eccitatori e quelli inibitori, quelli cioè che stimolano l'attività elettrica nel cervello e quelli che invece la spengono. Senza un perfetto bilanciamento tra queste due parti, detto E/I (eccitatorio/inibitorio), rischiamo di sovrastimolare i neuroni e dare origine a diverse condizioni cliniche.

Attraverso il loro studio, gli scienziati della Universiy of Oxford e dello University College London hanno provato a stimolare questa funzione per capire se fosse possibile non solo immagazzinare le informazioni, ma anche riportarle alla mente. A quanto pare infatti quando impariamo qualcosa, i neuroni eccitatori entrano in gioco, si attivano e memorizzano la nuova informazione. Questo processo crea uno sbilanciamento a favore degli eccitatori, per questo poi è necessario che anche gli inibitori possano agire sulla nostra memoria e lo fanno silenziando altri ricordi, senza quindi cancellarli. In pratica, il processo delle anti-memorie non va a distruggere i ricordi, ma fa solo in modo di metterli in stand-by, come dimostrato appunto dai ricercatori attraverso risonanza magnetica funzionale.

Ma è possibile far riaffiorare i vecchi ricordi? Sì! I ricercatori ci sono riusciti attraverso la stimolazione transcranica a corrente continua che ha ridotto l'azione inibitrice dei neuroni inibitori, permettendo ai soggetti che hanno partecipato all'esperimento di ricordare alcune informazioni immagazzinate il giorno precedente delle quali però non aveva più memoria. Per capirci, riducendo l'azione di accantonamento dei neuroni, necessaria per l'equilibrio del cervello, sono riusciti a dimostrare che le informazioni effettivamente non vengono cestinate, ma solo rese meno accessibili.

[Foto copertina di Hans]

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