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Sperimentazione animale: stop a test per droghe, alcol e tabacco in Italia

L’Italia dovrebbe dire basta alla sperimentazione su animali per i test su sostanze come droghe, alcol e tabacco. Purtroppo però una proroga inserita nella bozza del Decreto Legge Milleproroghe, che verrà esaminato il 20 dicembre dal Consiglio dei Ministri, potrebbe permettere ancora questo tipo di ricerca. Ecco cosa c’è da sapere.
A cura di Zeina Ayache
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Dall’1 gennaio 2020 in Italia dovrebbe entrare in vigore il divieto di testare sostanze come droghe, alcol e tabacco sugli animali. Dovrebbe perché c’è ancora il rischio che questo stop possa slittare, comportando dunque a ulteriori sofferenze per gli animali nei laboratori destinati a questa tipologia di sperimentazione. Vediamo insieme cosa sta succedendo in Italia e cosa dobbiamo sapere.

In Italia ad oggi è prevista l’entrata in vigore del divieto di utilizzare gli animali in caso di sperimentazione per droghe, alcol e tabacco: la data fissata è per l’1 gennaio 2020. C’è il rischio però che l’applicazione di questo divieto slitti, come avvenuto tre anni fa, in caso di proroga, come risulta dalla bozza del Decreto Legge Milleproroghe che verrà esaminato il 20 dicembre dal Consiglio dei Ministri.

La richiesta di fermare, anzi di non fermare lo stop alla sperimentazione sugli animali per sostanze come droghe, alcol e tabacco non ha una valenza prettamente animalista, cioè non riguarda unicamente le sofferenze degli animali costretti al consumo di prodotti e alla dipendenza di questi che, in natura, non cercherebbero né conoscerebbero, ma anche scientifica. Continuare infatti a lavorare con un modello che può essere sostituito da altri senza animali e più efficaci, spiega LAV, dovrebbe essere l’obiettivo generale della ricerca che però, finché ha la possibilità di sperimentare in vivo, non concentra tutte le sue forze per innovarsi. I principi su cui si basa la sperimentazione sono quelli delle 3R, che in italiano sono sostituzione, riduzione e perfezionamento.

LAV plaude all'iniziativa di 200 scienziati italiani uniti per chiedere al Ministro Speranza di non prorogare il divieto previsto dall'1 gennaio 2020:

Ministro Roberto Speranza,

ancora oggi sugli animali vengono testati gli effetti di sostanze d’abuso quali alcol, droghe e tabacco. Esperimenti sui vizi dell’uomo che procurano ogni anno, dopo atroci sofferenze, la morte di migliaia di animali. Un modello sperimentale che fa riferimento ad approcci scientifici del secolo scorso e che vanno superati nell’ottica di dare un futuro diverso al nostro Paese.

Infatti, le alternative a questi esperimenti esistono già e l’Italia ha numerosi ricercatori che lavorano proprio nel campo dei metodi alternativi ritenendoli maggiormente predittivi, utili e rapidi, oltre ad essere richiesti, come prioritari, dalla norma vigente.

Le chiediamo, quindi, di non rimandare, ancora, i divieti previsti dal 1° gennaio 2020 e di opporsi ai due anni di proroga presenti nella bozza del Decreto legge Milleproroghe, che sarà esaminato nella mattina di venerdì 20 dicembre dal Consiglio dei Ministri. Un gesto semplice ma determinante, che le permetterà di distinguersi da chi l’ha preceduta, che darà un segnale di supporto e implementazione verso tecniche di ricerca alternative e innovative che possano contrastare il problema dilagante della dipendenza come fatto in altri Stati dell’UE, oltre a creare posti di lavoro e incentivare una scienza basata sulle promettenti NAT – Non animal approaches in science.

Al 19 dicembre 2019 questo appello è stato sottoscritto da oltre 200 esponenti della comunità scientifica italiana, tra cui medici e psicologi che lavorano per tutelare la salute fisica e mentale dei loro pazienti.

Tra i quali

Il Direttore dipartimento del Dipartimento di Cardiologia dell’Istituto Europeo di Oncologia dr. Carlo Cipolla; il Dirigente medico Psichiatra del Centro salute mentale di Messina, dr. Roberto Fiorentino; il professor Gianni Tamino, docente dell’Università di Padova; la professoressa Maria Grazia Cascone, docente di Bioingegneria dell’Università di Pisa; la dr.ssa Maria Concetta di Giacomo, medico ISDE e presidente OSA; la dr.ssa Francesca Pistollato, biologa e ricercatrice presso il Joint Research Centre – Ispra; il Professore Emerito dell’Università di Bologna, Roberto Guidorzi; la dr.ssa Elisa Sangiorgi, dirigente AUSL di Bologna e il prof. Roberto Mucelli dell’Università di Roma La Sapienza, Facoltà  di Psicologia.

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