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Si trovano quasi ovunque, ma sono pericolosi per la salute. L’UE vieta gli EDC: cosa sono

Dallo scorso 7 giugno i prodotti contenenti gli EDC o interferenti endocrini non possono più essere commercializzati nell’Unione Europea. Queste sostanze influenzano il normale equilibrio ormonale e sono state associate a serie patologie come diabete, obesità e malattie dell’apparato cardiovascolare.
A cura di Andrea Centini
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Gli interferenti endocrini o EDC (Endocrine-Disrupting Chemicals) sono una vasta famiglia di sostanze chimiche e naturali presenti in una moltitudine di prodotti, dagli insetticidi ai saponi per l'igiene personale, passando per shampoo, disinfettanti per la casa, bottiglie di plastica e moltissimo altro ancora. Ne siamo costantemente circondati e li respiriamo, beviamo, mangiamo e tocchiamo ogni giorno. Poiché diversi studi li hanno associati a serie patologie come obesità e malattie dell'apparato cardiovascolare, con un apposito provvedimento (Regolamento Ue 2017/2100) la Commissione europea ha stabilito che dal 7 giugno 2018 tutti i prodotti immessi sul mercato debbono esserne privi. Ecco tutto quello che c'è da sapere sugli EDC.

Cosa sono gli EDC

Gli EDC, acronimo di Endocrine-Disrupting Chemicals, sono sostanze e molecole che influenzano la naturale funzionalità del sistema endocrino (sia dell'uomo che degli animali), per questo sono chiamati interferenti endocrini o perturbatori. La loro azione può alterare la secrezione, il trasporto e la sintesi degli ormoni, con effetti spesso devastanti sull'organismo interessato e sulla sua progenie.

Che cosa provocano gli EDC

Tra le principali conseguenze associate all'esposizione degli EDC vi sono malattie cardiovascolari, diabete, obesità, sviluppo neurologico alterato e compromissione della fertilità. Diverse ricerche hanno evidenziato anche un legame con alcune tipologie di cancro, come quello alla prostata nell'uomo e quelli sensibili agli ormoni nelle donne (alla stregua del cancro al seno), tuttavia non è ancora chiaro in che modo agiscano queste sostanze nel catalizzare lo sviluppo dei tumori, dunque dovranno essere condotte ulteriori indagini di approfondimento.

Dove si trovano gli EDC

I prodotti che contengono EDC sono un'infinità e moltissimi sono di uso quotidiano. Fra essi vi sono saponi, detergenti, disinfettanti, cosmetici, bottiglie e contenitori di plastica, smacchiatori, ammorbidenti, detersivi per piatti e biocidi (pesticidi) in generale, come i comuni spray anti-zanzare. Risulta praticamente impossibile riuscire a evitarli, dunque l'unico modo per proteggersi dalla loro tossicità è eliminarli del tutto dai prodotti in commercio, come stabilito dalla Commissione europea.

Gli EDC più diffusi

Tra i principali interferenti endocrini vi è il famigerato bisfenolo A o BPA, che era già finito nel mirino dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa). Si tratta di uno dei composti organici più utilizzati nella produzione di materiali plastici ed è associato al rischio di obesità, diabete e patologie cardiovascolari. La sostanza, che può contaminare acqua e cibo per semplice contatto con contenitori e bottiglie, riuscirebbe a influenzare l'azione delle cellule adipose favorendo l'accumulo di grasso. Gli ftalati si trovano invece in smalti, plastificanti e pesticidi: alcune tracce residue possono restare anche sulla frutta e sulla verdura che portiamo a tavola. Studi sui topi hanno dimostrato la correlazione tra ftalati e danni a fegato, reni ed altri organi, mentre ricercatori americani hanno fatto emergere un legame con gli aborti spontanei e l'alterazione nello sviluppo dei genitali maschili. Un altro comunee EDC è l'antibatterico triclosano, presente in moltissimi saponi e dentifrici. È stato persino indicato come un possibile catalizzatore della resistenza agli antibiotici sviluppata dai batteri. I parabeni, sostanze biocide con elevata efficacia antimicrobica e fungicida, sono invece stati associati al tumore al seno e ad alterazioni negli ormoni sessuali.

[Credit: Gadini]

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