Se in questi giorni vedi più ragni in casa (e vespe alla ricerca di zucchero) è per questo motivo
Più ragni in casa, vespe alla disperata ricerca di zucchero, ma anche la sensazione che in giro ci siano molti meno insetti rispetto a poche settimane fa: in questi primi giorni d’autunno sono in tanti ad aver notato un cambiamento nel comportamento di diverse specie, che la tradizione popolare attribuisce a una loro innata capacità di prevedere l’arrivo del freddo.
Tuttavia, più che essere dei “meteorologi”, gli insetti rispondono alle condizioni climatiche e, soprattutto, al cambiamento di luce che, spiegano i ricercatori dell’Università di Leeds, in Inghilterra, è il principale segnale che utilizzano per percepire l’alternanza delle stagioni. “Gli insetti, come gli umani, rilevano la luce con i loro occhi. Ma a differenza degli umani, gli insetti hanno più di due occhi – precisano gli studiosi in un articolo su The Conversation – . Oltre ai due grandi occhi che hanno sulla parte anteriore della testa, la maggior parte degli insetti ha anche tre occhi più piccoli sulla sommità della testa chiamati ocelli. Le informazioni sulla luce vengono trasmesse dai loro occhi al cervello e interpretate da un orologio interno per rilevare i cambiamenti delle stagioni, che possono essere importanti anche negli esseri umani e in altri primati”.
Per gli insetti, rispondere al cambio di stagione è molto importante, in quanto sono animali a sangue freddo e non possono regolare a propria temperatura corporea, anche se hanno modi di diversi di affrontare i mesi invernali. “Alcuni, come la farfalla vanessa del cardo, hanno la capacità di migrare in autunno, dirigendosi verso il Nord Africa dove si riproducono. Altri producono proteine “antigelo” che consentono loro di far fronte alle temperatura invernali. Tuttavia, la maggior parte degli insetti subisce un processo di rallentamento chiamato diapausa, durante il quale entrano in essenzialmente in una fase letargo”.
Per questo motivo, in questi giorni dell’anno, questi insetti e altri artopodi come i ragni cercano un luogo riparato dove trascorrere l’inverno ed è per questo motivo che vediamo più ragni nelle nostre case. Alcune persone potrebbero anche aver notato altri insetti, come le coccinelle, nascoste negli angoli dei davanzali o sotto le rocce. “Questi insetti – indicano la professoressa Elizabeth Duncan e l’assegnista di ricerca post-dottorato Thomas Dally – rimarranno protetti durante l'inverno e si risveglieranno in primavera”.
A causa della migrazione, della diapausa e della morte naturale di alcuni insetti alla fine dell’estate, in tanti notano che in questi giorni ci sono molti meno insetti rispetto a poche settimane fa, anche se i più attenti osservano la presenza di specie diverse che non abbiamo visto all’inizio dell’estate. Tra queste, le mosche gru che, sebbene assomiglino un po’ alle zanzare sono in realtà innocue. È possibile anche notare la presenza di molte più vespe che ronzano alla ricerca di nettare zuccherino. “In questo periodo dell’anno diventano molto affamate di zucchero – osservano i due studiosi – . Questa loro brama è però davvero benefica, poiché andando da fiore a fiore per cercare di soddisfare il loro insaziabile desiderio, impollinano i fiori proprio come le api”.
“Per me, il segno più sorprendente dell’autunno sono i tanti bombi che fanno visita agli ultimi fiori della stagione – riconosce Duncan – . Queste grandi api sono le regine del prossimo, che dopo essere nate alla fine della stagione estiva, si accoppiano e fanno scorta di energia prima di trovare un posto dove andare in letargo. Quando le vedremo di nuovo, sarà un indicatore che la primavera sta arrivando, quando le regine si risveglieranno e faranno nuovi nidi”.