Scariche elettriche nel cervello per ridurre stupri e comportamenti antisociali
L'induzione di una scarica elettrica a basso voltaggio (stimolazione trans-cranica a corrente continua), direttamente sulla corteccia prefontale del cervello, porterebbe, non solo alla diminuzione del 50% della possibilità che un individuo commetta un'aggressione violenta e del 70% una sessuale, ma anche ne aumenterebbe la consapevolezza morale e sociale. Dopo la caduta in disuso di metodi estremamente invasivi e moralmente non accettabili da una società moderna, come lobotomie ed elettroshock, la medicina si sta sforzando di trovare "alternative" mediche chirurgiche non invasive per intervenire su comportamenti antisociali e criminali.
Scariche elettriche nel cervello. I ricercatori dell'Università della Pennsylvania e della Nanyang Technological University hanno pubblicato uno studio in cui analizzano gli effetti della stimolazione tran-cranica a corrente continua su un campione. Raggruppando 81 adulti in salute, li hanno divisi in 2 gruppi. Il primo è stato sottoposto a una stimolazione sulla corteccia pre-frontale di 20 minuti, il secondo, detto placebo, ha ricevuto una piccolissima stimolazione per soli 30 secondi. Dopo la stimolazione, i ricercatori hanno presentato ai partecipanti due scenari ipotetici, riguardanti un'aggressione sessuale e una violenta. È stato chiesto loro di valutare la possibilità da 0 a 10 di essere il protagonista degli scenari e allo stesso modo di valutarne la riprovazione morale. Il gruppo, che ha ricevuto la "scarica" per 20 minuti, ha registrato una diminuzione del 50% e del 70% di immedesimarsi in tali scenari.
Conclusioni. "I ricercatori hanno azzerato la corteccia prefrontale nella parte anteriore del cervello, perché è ben documentato che gli individui antisociali hanno deficit in questa regione", dice Olivia Choy, professore in psicologia della NTU di Singapore e autore principale. "Gran parte dell'attenzione alla comprensione delle cause del crimine è stato sulla causa sociale", aggiunge Adrian Raine psicologo e coautore. "Questo è importante, ma la ricerca della mappatura cerebrale e genetica ha anche dimostrato, che metà delle cause della violenza può essere attribuita a fattori biologici. Stiamo cercando di trovare interventi biologici benevoli e accettabili, come la stimolazione trans-cranica in corrente continua, che non è una lobotomia."