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Covid 19

Sars-Cov-2 diventerà un virus stagionale, ma serve ancora tempo: il nuovo scenario degli esperti

Come le altre infezioni virali respiratorie, anche il nuovo coronavirus sarà incline a fluttuazioni stagionali nei Paesi con climi temperati ma solo quando verrà raggiunta l’immunità di gregge. Fino ad allora, continuerà a circolare. Questo il monito di un gruppo di ricercatori che su Frontiers in Public Health ha fornito una spiegazione a uno dei temi più dibattuti di questa pandemia.
A cura di Valeria Aiello
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Cellule aggredite dal coronavirus SARS-CoV-2 (in verde). Credit: Istituto Nazionale per le Allergie e le Malattie infettive/NIH
Cellule aggredite dal coronavirus SARS-CoV-2 (in verde). Credit: Istituto Nazionale per le Allergie e le Malattie infettive/NIH
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Sars-Cov-2 diventerà un virus stagionale o continuerà a circolare durante tutto l'anno? Benché nei Paesi dove l'estate sta per concludersi una risposta a questo quesito sia già arrivata attraverso l'evidenza dei dati, la spiegazione a quello che resta uno dei temi più dibattuti di questa pandemia arriva da una nuova ricerca pubblicata su Frontiers in Public Health nella quale i ricercatori hanno preso in esame le attuali conoscenze relative alla stagionalità dei virus respiratori, inclusi i coronavirus, e i fattori che regolano il loro andamento, oltre alle proprietà di Sars-Cov-2 e il potenziale impatto delle condizioni meteorologiche sulla sua diffusione.

Sars-Cov-2 diventerà un virus stagionale, ma serve ancora tempo

La review suggerisce che il nuovo coronavirus finirà per diventare “più incline alle fluttuazioni stagionali” nei Paesi con climi temperati ma solo quando verrà raggiunta l'immunità di gregge. Fino ad allora, dicono gli studiosi, continuerà a circolare indipendentemente dalle stagioni, come testimoniato da quanto accaduto nell'emisfero settentrionale negli ultimi mesi. Questo perché, quando l'immunità di gregge viene raggiunta attraverso l'infezione naturale e/o la vaccinazione, si prevede che il numero di riproduzione di base (R0), cioè il numero di casi secondari risultanti da un caso primario in una popolazione suscettibile, diminuisca in modo sostanziale, rendendo il virus più incline alle fluttuazioni stagionali.

L'autore senior dello studio, il dott. Hassan Zaraket dell'Università americana di Beirut, in Libano, avverte che "Covid-19 continuerà a causare epidemie tutto l'anno fino a quando non sarà raggiunta l'immunità di popolazione. Bisognerà imparare a convivere con questo virus e continuare a praticare le migliori misure di prevenzione, come indossare le mascherine, rispettare il distanziamento sociale, lavare frequentemente le mani ed evitare assembramenti”.

A differenza dell'influenza e degli altri virus respiratori, spiegano i ricercatori, i fattori che regolano la stagionalità di questi patogeni (gli effetti ambientali e meteorologici sul virus e sull'ospite, nonché il comportamento e la fisiologia dell'ospite) non sono ancora in grado di arrestare la diffusione di Sars-Cov-2. “Questo è un nuovo virus e nonostante le crescenti ricerche scientifiche a riguardo, ci sono ancora aspetti sconosciuti. Se le nostre previsioni sono vere o meno lo vedremo in futuro, ma riteniamo che sia altamente probabile, in base a quanto ne sappiamo finora, che Sars-Cov-2 diventerà stagionale, come gli altri coronavirus” ha concluso Zaraket.

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