Riesci a trovare la “T”? Scopri il lato oscuro dell’attenzione
Quante volte vi è capitato di cercare qualcosa e di non riuscire a trovarla per quanto fosse sotto il vostro naso? I ricercatori della John Hopkins University hanno effettuato alcuni esperimenti per capire come allenare il nostro cervello. Sembrerebbe infatti che, in un primo momento, le persone abbiano più difficoltà a trovare un oggetto in un mucchio quando gli si consiglia cosa ignorare, ma, con il tempo, questo ostacolo viene superato, rendendo la ricerca più rapida ed efficiente.
Andiamo per punti. Avete osservato l'immagine qui sopra? Siete riusciti a trovare la “T”? Se vi dicessimo che la “T” non è color verde, riuscireste a trovarla?
I ricercatori hanno effettuato due test durante i quali è stato chiesto ai partecipanti di trovare due lettere sullo schermo di un computer, la B e la F, tra altre lettere di colori differenti. In alcuni casi, ai volontari è stato comunicato che le lettere da trovare non era di determinati colori, come abbiamo fatto noi prima con la T.
Gli scienziati hanno notato che quanto i partecipanti potevano ignorare determinati colori, in un primo momento il loro tempo di reazione rallentava, ma man mano che eseguivano i test, circa un centinaio, il tempo di risposta accelerava rispetto a quello dei partecipanti a cui non erano state date indicazioni di colore.
In pratica, più le persone imparavano ad ignorare gli elementi di disturbo, più le loro capacità miglioravano. “L'attenzione spesso è considerata come qualcosa che incrementa la capacità di relazionarsi con gli oggetti” dichiara l'autore dello studio Howard Egeth, il quale spiega che questi esperimenti hanno dimostrato come la selezione degli stimoli possa incrementare la capacità di trovarne altri. Questo processo è stato definito dal ricercatore “Il lato oscuro dell'attenzione”.