Rarissime immagini dagli abissi: l’attacco fulmineo di un Atlantic Midshipman
Un Atlantic Midshipman attacca la sua vittima nelle profondità oceaniche. È l'incredibile e rarissima scena che è stata catturata dai ricercatori di Okeanos Explorer. Il 30 giugno, durante la missione Windows to the Deep 2018 (finestra sull'abisso 2018), precisamente la numero sedici, i ricercatori hanno iniziato a filmare un placido pesce Midshipman dentro la sua tana a cinquecento metri di profondità, utilizzando un sottomarino a controllo remoto. Ma è questione di un attimo e tutto cambia, come spesso accade in natura.
Un piccolo barracuda ferito decide, per malasorte, di passare proprio sopra il predatore che con un balzo fulmineo (per capire cosa accade dovremo usare il rallentatore) spalanca la bocca e lo porta dentro la sua tana con tanto di effetto fumogeno coreografico. Un atteggiamento predatorio tutto sommato normale come questo negli abissi diventa molto difficile da documentare. Solo da pochissimo grazie a nuove tecnologie riusciamo a conoscere meglio la vita di questi animali, prima intuita solo dalle loro caratteristiche anatomiche. La robotica e il miglioramento della trasmissione dati permette di inviare piccoli sottomarini sonda, capaci di filmare e recuperare reperti con le loro braccia meccaniche.
Atlantic Midshipman. Letteralmente pesce guardiamarina deve questo nome ai suoi fotofori (organi di un animale capaci di produrre luce) che per la loro posizione assomigliano ai bottoni di una divisa di un marinaio. È un pesce betonico, cioè che vive a stretto contatto con il fondale marino anche a grandi profondità. Grazie alla sua bioluminescenza riesce ad attirare le sue prede dentro la sua tana, scavata nei fondali sabbiosi e predarli con balzi fulminei. Ha un corpo allungato e affusolato con la testa piatta e sulle pinne dorsali possiede aculei velenosi.
Okeanos Explorer. È un'organizzazione federale, quindi gestita e sovvenzionata dallo governo degli Stati Uniti d'America, che si occupa di esplorazione oceanica. Dedicano i loro sforzi all'esplorazione e alla mappatura di aree inesplorate degli abissi nord americani, una superficie vastissima e che tutt'ora è quasi del tutto sconosciuta. Il gruppo di ricercatori si occupa anche di finanziare e coordinare le ricerche scientifiche che nascono dalle loro scoperte esplorative, poiché negli abissi è un susseguirsi di nuove creature dai fantastici adattamenti e habitat di cui ancora non sconosciamo le regole.