Questo video mostra la rottura di un iceberg grande quanto Roma dalla piattaforma glaciale antartica
Un enorme iceberg, che per dimensioni (1.270 km2) è paragonabile alla superficie di città come Roma (1.285 km2), si è staccato dalla piattaforma di ghiaccio Brunt, una piattaforma glaciale situata tra il ghiacciaio Dawson-Lambton e la lingua glaciale Stancomb-Wills, lungo la costa della Terra di Coats, in Antartide. La rottura, mostrata nel video diffuso dalla British Antarctic Survey (BAS), si è verificata dopo che i ricercatori hanno osservato come una nuova spaccatura, chiamata North Rift, nel mese di gennaio si sia spinta verso Nord-Est, percorrendo fino a 1 km al giorno.
La rottura dell'enorme iceberg in Antartide
La North Rift, la terza grande fenditura ad essersi attivata nell’ultimo decennio, ha reciso la piattaforma di ghiaccio spessa 150 metri. L’iceberg si è staccato quando la spaccatura si è ampliata di diverse centinaia di metri in poche ore nella mattina del 26 febbraio, separandosi completamente dal resto della piattaforma.
La drammatica rottura è stata comunicata dai glaciologi della BAS che affermano come “l’impatto di tali eventi di ‘parto’ sia imprevedibile” pur ritenendo “improbabile” che la vicina stazione di ricerca Halley VI abbia riportato conseguenze. Il team di 12 persone che lavora al suo interno ha lasciato il sito a metà febbraio e la stazione è attualmente chiusa per l’inverno antartico. Nel 2016, la BAS aveva precauzionalmente deciso di spostarla di 32 km nell’entroterra per evitare i percorsi delle fratture “Chasm 1” e “Halloween Crack”. Dal 2017, il personale ha raggiunto la stazione solo durante l’estate antartica perché, durante i bui mesi invernali, l’evacuazione sarebbe stata difficile.
Monitoriamo quotidianamente la piattaforma glaciale utilizzando una rete automatizzata di strumenti GPS ad alta precisione che circondano la stazione, misurando come si deforma e si muove – spiegano i ricercatori in una nota – . Utilizziamo anche le immagini satellitari delle agenzie spaziali ESA e NASA e del satellite tedesco TerraSar-X. Tutti i dati vengono inviati a Cambridge per l’analisi, quindi sappiamo cosa accade anche durante l’inverno antartico, quando non c’è personale nella stazione, è buio pesto e la temperatura scende al di sotto di -50 °C”.
La rottura era attesa da quasi un decennio ma le prime avvisaglie che l’evento era imminente sono arrivate nel novembre 2020, quando si è scoperto che la North Rift era diretta verso un’altra grande crepa situata vicino alla lingua glaciale Stancomb-Wills a 35 km di distanza. “Nelle prossime settimane o mesi, l’iceberg potrebbe allontanarsi oppure arenarsi e rimanere vicino alla piattaforma di ghiaccio Brunt – aggiungono i ricercatori – La stazione Halley si trova nell’entroterra di tutte le spaccature attive, nella parte della piattaforma di ghiaccio che rimane collegata al continente. La nostra rete di strumenti GPS ci avviserà tempestivamente se il distacco di questo iceberg provocherà cambiamenti nel ghiaccio intorno alla nostra stazione”.