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Questo è il primo modello dell’intero coronavirus per lo studio di farmaci anti-Covid

Messo a punto dai ricercatori dell’Università di Chicago, è disponibile per il download sulla piattaforma GitHub: chiunque può scaricarlo e utilizzarlo per le proprie ricerche.
A cura di Valeria Aiello
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Il modello dell'intero coronavirus messo a punto dagli scienziati dell'Università di Chicago / Biophysical Journal (2021)
Il modello dell'intero coronavirus messo a punto dagli scienziati dell'Università di Chicago / Biophysical Journal (2021)

La comprensione di processi virali, come l’ingresso nella cellula ospite, la replicazione del genoma, l’assemblaggio dei virioni e il rilascio della progenie infettante è determinante per conoscenza del ciclo di vita dei diversi virus, in particolare quando la visione di questi meccanismi è utile a identificare quali sono i punti deboli di un agente patogeno e ricercare, come nel caso del coronavirus Sars-Cov-2, le strategie capaci di fermare la sua diffusione. Lo sottolinea un team di ricercatori dell’Università di Chicago che ha messo a punto un pioneristico modello computazionale per chiarire ulteriormente l’azione del virus e fornire agli studiosi uno strumento che possa aiutarli a trovare i migliori approcci di trattamento e prevenzione di Covid-19.

Il primo modello dell'intero coronavirus Sars-Cov-2

La comprensione di come funziona un virus è il primo passo per fermarlo” dice il professor Gregory Voth che, insieme ai colleghi del suo team, ha creato il modello computazionale descritto su Biophysical Journal – . Ogni informazione sul ciclo di vita e sulla composizione del virus è un punto di vulnerabilità in cui puoi colpirlo”. Il gruppo di lavoro ha attinto alla sua precedente esperienza di modellazione per identificare le caratteristiche più importanti di ogni singolo componente e tralasciare quelle “meno importanti”, creando un modello computazionale che rappresentasse il patogeno nella sua completezza. “I virus sono più della somma delle singole parti che lo compongono – spiega Voth – . Non si può pensare di osservare le singole parti separatamente”.

Il modello, il primo dell’intero virus, fornisce una piattaforma attraverso cui gli scienziati possono studiare, ad esempio, come un farmaco si lega alla proteina Spike sulla superficie del virus per impedire il suo ingresso nella cellula ospite. “Una delle cose principali che si potrebbe voler sapere è se c’è bisogno di bloccare ogni proteina, oppure, al contrario, qual è la percentuale di dosaggio: questa rappresenta una domanda chiave quando si cerca di creare farmaci o anticorpi contro un virus ed è qualcosa che puoi capire meglio guardando l’intero virus”. Il modello fornisce inoltre una struttura attraverso cui gli scienziati possono integrare ulteriori informazioni non appena vengono effettuate nuove scoperte, come ad esempio, l’identificazione di nuovi varianti mutate che potrebbero emergere, come quella recentemente individuata nel Regno Unito.

In tal senso, chiunque può scaricare il modello, disponibile per il download sulla piattaforma GitHub, e utilizzarlo per le proprie ricerche. “La realizzazione di un modello dell’intero virus, con la possibilità di integrare rapidamente tutte queste informazioni, è un grande passo tecnologico in avanti – ha concluso Voth –  . Sono davvero orgoglioso del nostro lavoro e di averlo fatto in tempo record, davvero solo pochi mesi. Rappresenta un vantaggio in questa pandemia e, come strumento, spero possa servire non solo contro Sars-Cov-2 ma anche contro altri virus, come quelli dell’influenza, dell’HIV e tutti i nuovi coronavirus che potranno emergere in futuro”.

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