Quasi un terzo dei pazienti Covid-19 mostra alterazioni dello stato mentale
Quasi un terzo dei pazienti con Covid-19 sperimenta un’ampia gamma di manifestazioni neurologiche dovute all’infezione da Sars-Cov-2. Lo indica uno studio pubblicato su Annals of Clinical and Translational Neurology che ha descritto la comparsa di alterazioni dello stato mentale in pazienti con diagnosi di Covid-19, ricoverati in dieci ospedali della rete dell’area di Chicago.
Quasi un terzo dei pazienti Covid-19 mostra alterazioni dello stato mentale
In questi pazienti, rimasti in ospedale per un periodo fino a tre volte più lungo rispetto a chi non ha mostrato disturbi della funzione mentale, gli effetti neurologici potrebbero essere stati innescati da un’eccessiva risposta infiammatoria oppure del sistema immunitario. Nello specifico, sottolinea lo studio, peggiori esiti clinici sono stati associati allo sviluppo di encefalopatia. “Si tratta di un termine generico che indica che qualcosa non va nel cervello – commenta Igor Koralnik, capo della Divisione Malattie Neuroinfettive della Northwestern Medicine di Chicago e autore senior dello studio – . All’encefalopatia sono stati associati i peggiori risultati clinici, in termini di capacità di prendersi cura dei propri affari dopo aver lasciato l’ospedale, e abbiamo inoltre osservato una mortalità più elevata, quasi sette volte più maggiore rispetto a chi non ha avuto questo tipo di problema”.
I pazienti con encefalopatia erano principalmente uomini e anziani, e con maggiore probabilità di patologie pregresse, inclusi disturbi neurologici, tumori, diabete, colesterolo alto, insufficienza cardiaca ipertensione e fumo. I fattori di rischio per l’encefalopatia hanno incluso anche una forma grave di Covid-19 e un’anamnesi di un qualsiasi disturbo neurologico o malattia renale cronica. Circa un quarto dei pazienti presentava problemi respiratori gravi da richiedere la ventilazione, mentre il resto era considerato moderatamente malato ed è stato trattato in terapia intensiva o in un reparto Covid.
“I nostri risultati – concludono i ricercatori – sottolineano la più ampia necessità di sviluppare interventi mirati all’encefalopatia come componente della malattia medica del sistema multiorgano. Sono altresì necessari ulteriori analisi prospettiche, cognitive e neurologiche, destinate a valutazioni diagnostiche e esigenze riabilitative personalizzate che potrebbero svolgere un ruolo significativo nella guarigione da Covid-19”.