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Covid 19

Quasi la metà dei pazienti ricoverati per Covid lascia l’ospedale in condizioni fisiche peggiori

Lo evidenziano i dati di un nuovo studio statunitense che ha esaminato le conseguenze della malattia nei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie dell’area metropolitana di Detroit: “Il 45% dei guariti sperimenta un declino funzionale che ha impatto sulla dimissione”.
A cura di Valeria Aiello
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Una volta superata la fase critica della malattia, quasi la metà dei pazienti ricoverati per Covid-19 lascia l’ospedale in condizioni fisiche peggiori. A evidenziarlo è un team di ricerca dell’Università del Michigan che ha esaminato le conseguenze della malattia nei pazienti che si sono rivolti alle strutture sanitarie dell’area metropolitana di Detroit, stimando la frequenza di declino funzionale e le relative esigenze riabilitative dopo la dimissione ospedaliera.

Nell’analisi, pubblicata su Physical Medicine and Rehabilitation, i ricercatori hanno rilevato che il 45% dei pazienti Covid-19 ha sperimentato un significativo declino funzionale dopo aver lasciato l’ospedale. Nello specifico, su quasi 300 casi analizzati, quasi il 20% dei guariti non è potuto tornare a vivere in modo indipendente dopo la dimissione.

Questi pazienti potrebbero aver avuto bisogno di trasferirsi in una struttura subacuta, o di trasferirsi da un membro della famiglia, ma non sono stati in grado di tornare a casa – ha osservato Alecia Daunter, fisiatra della Michigan Medicine e autrice corrispondente della ricerca – . Sono persone che sono sopravvissute, ma hanno lasciato l’ospedale in condizioni fisiche peggiori di quelle che avevano all’inizio. Sia che abbiano avuto bisogno di una terapia ambulatoriale, sia che ora stiano camminando con l’ausilio di un bastone, è comunque accaduto qualcosa che ha influito sul loro programma di dimissione”.

Le esigenze riabilitative, in particolare, sono risultate molto comuni nel post-Covid. Quasi otto pazienti su dieci tra coloro che hanno sperimentato declino funzionale hanno richiesto terapie aggiuntive dopo la dimissione e almeno il 67% ha avuto bisogno di utilizzare dispositivi medici.

L’analisi è stata condotta nel corso della prima ondata pandemica, quando medici e operatori erano alla ricerca delle migliori strategie di cura e gestione della carico sulle strutture sanitarie. Di conseguenza, evidenziano gli autori dello studio, il 40% dei pazienti non ha mai ricevuto una valutazione sul grado di declino fisico, pertanto il numero di persone che ha sperimentato una diminuzione della capacità fisica potrebbe essere sottostimato.

Ad ogni modo, i risultati dello studio “aiutano a evidenziare il vero impatto della malattia Covid-19 sui pazienti, colmando quella lacuna nella conoscenza su come i pazienti con Covid-19 guariscono e su qual è l’esigenza riabilitativa necessaria – ha affermato Edward Claflin, specialista in fisiatria del Michigan Medicine e coautore dello studio – . Alcune condizioni sono particolarmente frequenti, per cui dobbiamo assicurarci di poter soddisfare queste richieste e non solo guardare al bianco o al nero, alla sopravvivenza o alla morte”.

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