Quando finirà l’ondata di casi da variante di Delta
L’allentamento delle misure di contrasto della pandemia e la contemporanea diffusione della variante Delta, caratterizzata da una maggiore trasmissibilità rispetto alle precedenti versioni di Sars-Cov-2, sono uno scenario comune a molti Paesi, Italia compresa, dove l’alleggerimento delle restrizioni ha innescato, seppur in maniera non simultanea, una nuova crescita di contagi. Terza, quarta o addirittura quinta, a seconda della diversa interpretazione degli esperti, l’intensità dell’ondata estiva di infezioni, e soprattutto di ricoveri e decessi, è stata dipesa in larga misura dai tassi di vaccinazione raggiunti nelle diverse regioni, ma anche dai comportamenti sociali che hanno più o meno favorito la circolazione virale.
La previsione degli esperti Usa
La lotta al virus non è finita e, con la ripresa dell’attività scolastica, la maggior parte degli esperti prevede nuove oscillazioni, in parte attenuate non solo dalla vaccinazione di docenti e personale scolastico ma anche dalla più ampia diffusione dei vaccini tra gli studenti. Negli Stati Uniti, ad esempio, gli adolescenti immunizzati sono circa 10 milioni, e in vista dell’autunno, è possibile che la Food and Drug Administration (FDA) acceleri sull’approvazione dei sieri a mRna sotto i 12 anni. Ad ogni modo, avverte dalle colonne del New York Times la dottoressa Celine Gounder, epidemiologa e specialista in Malattie infettive presso il Bellevue Hospital Center di New York, “gli americani dovrebbero aspettarsi di vedere nuovi picchi di infezione durante il Ringraziamento, a Natale e Capodanno, come accaduto l’anno scorso, anche se nessuno di questi sarà grave come lo scorso inverno”.
Secondo l’epidemiologa, la pandemia non sarà sotto controllo prima del 2022. “Non credo che volteremo davvero pagina fino alla prossima primavera” ha aggiunto Gounder, ricalcando la recente previsione dell’immunologo Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Disease (NIAID) e consigliere dell’amministrazione Biden per le questioni sanitarie.
“Se buona parte dei circa 90 milioni di americani che non si sono vaccinati lo farà entro l’inverno, per la primavera avremo un buon controllo della situazione” aveva affermato lo scienziato americano alla fine della scorsa settimana, correggendo una sua precedente dichiarazione in cui aveva previsto che l’emergenza sarebbe tornata sotto controllo non prima dell’autunno 2022. “Chiedo scusa per quell’affermazione, era erronea” aveva aggiunto l’immunologo, ritenendo che nel giro di altri 7-8 mesi si arriverà a domare il virus (ondata Delta inclusa) che ha cambiato il volto del pianeta.