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Premio allo scienziato italiano Balzani per la chimica e lo sviluppo sostenibile

Insignito del premio Unesco-Russia Mendeleev, Vincenzo Balzani ha gettato le basi della fotochimica. Quasi 50 anni fa il suo studio sulla produzione di idrogeno dall’acqua mediante energia solare.
A cura di Valeria Aiello
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Il chimico e scienziato italiano Vincenzo Balzani
Il chimico e scienziato italiano Vincenzo Balzani

Il chimico e scienziato Vincenzo Balzani, professore emerito all’Università di Bologna, è stato insignito uno dei maggiori riconoscimenti scientifici internazionali, il Premio Unesco-Russia Mendeleev per la chimica,  per “il suo eccezionale contributo allo sviluppo scientifico nella chimica di base e per l’impegno profuso, lungo tutta la carriera, nella promozione della cooperazione, dell’insegnamento ai giovani e allo sviluppo sostenibile”. Il premio arriva all’indomani del Nobel per la Chimica, sensibilizzando sull’importanza di discipline essenziali per creare strumenti in grado di affrontare le sfide ambientali, come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, il divario tecnologico e le crisi energetiche.

Nei primi anni della sua carriera, il professor Balzani è stato un pioniere della fotochimica inorganica, un settore di ricerca oggi alla ribalta, e la sua influenza nella fotochimica, nella chimica supramolecolare, nelle nanotecnologie e nella conversione dell’energia solare è testimoniata da oltre 650 pubblicazioni, che fanno di lui uno dei chimici più conosciuti al mondo. Vincenzo Balzani è membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei e della Accademia Nazionale delle Scienze (dei Xl). È stato insignito di decine di prestigiosi premi nazionali e internazionali e di due lauree honoris causa dalle Università di Friburgo e Shanghai.

Quasi 50 anni fa, nel 1975, Balzani ha pubblicato un lavoro fondamentale sulla produzione di idrogeno a partire dall’acqua mediante energia solare e, a partire dagli anni 90, ha dedicato la sua attività alla progettazione di dispositivi e macchine a livello molecolare, dando un contributo chiave allo sviluppo delle nanotecnologie in campo chimico. Da molti anni, affianca alla ricerca scientifica un’intensa attività di divulgazione, con particolare riferimento ai tempi dell’energia e delle risorse. Sostiene che gli scienziati abbiano “una grande responsabilità, che deriva loro dalla conoscenza, e che quindi sia loro dovere contribuire attivamente a risolvere i problemi dell’umanità, particolarmente quelli connessi all’attuale crisi energetico-climatica”.

Il professor Balzani dedica una quantità enorme di tempo in seminari nelle scuole per illustrare agli studenti i problemi legati all’uso dei combustibili fossili, l’attuale insostenibilità ecologica e sociale e la necessità di una rapida transizione alle energie rinnovabili e dall’economia lineare all’economia circolare. Nel 2009 ha avviato presso l’Università di Bologna il corso interdisciplinare Scienza e Società, con lo scopo di gettare un ponte fra l’Università e la città.

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