Pipì a letto in Italia, gli esperti: ‘Genitori parlate con il pediatra, rischi per la salute’
I bambini che fanno pipì a letto tra i 5 e i 14 anni potrebbero avere problemi di salute da grandi poiché il loro disturbo non è stato curato in giovane età. L'allarme arriva dagli esperti che hanno parlato in occasione della conferenza stampa sul tema “Enuresi notturna nel bambino e l'importanza di contrastarla” tenutasi al Senato dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) e dall'Associazione di Iniziativa Parlamentare e Legislativa per la Salute e la Prevenzione. Ma cos'è l'enuresi e quando i genitori devono preoccuparsi?
Bimbi e pipì a letto. Quando parliamo di pipì a letto ci riferiamo all'enuresi che, come spiega l'Ospedale Bambino Gesù, è “il volontario o involontario rilascio ripetuto di urina nei vestiti o a letto in una fase di sviluppo in cui il controllo degli sfinteri dovrebbe essere acquisito, generalmente 2 anni per le femminucce, 3 per i maschietti”. I bimbi che soffrono di enuresi hanno problemi legati alla vescica, all'assenza di un ormone e allo stress.
Quando preoccuparsi. Di enuresi notturna, spiegano gli esperti, soffre “il 10-20% di bambini di 5 anni, il 5-10% a 10 anni e il 3% tra i 15 e i 20 anni”, e in Italia sono un milione e duecento mila i bambini tra i 5 e i 14 anni per i quali bisognerebbe intervenire. Gli esperti spiegano infatti che questa condizione, se non superata in poco tempo e in autonomia con la crescita (come accade nella maggior parte dei casi), può portare a problemi di incontinenza in età adulta, senza contare i danni all'autostima del bambino stesso.
Cosa fare. Mamme e papà sono caldamente invitati a parlare con un esperto visto che questo accade raramente perché “i genitori volutamente non parlano con il pediatra, forse perché se ne vergognano o, peggio ancora, ritengono erroneamente che si tratti di un disturbo psicologico. Ma noi pediatri sappiamo che non é affatto così” spiega presidente della Sipps Giuseppe Di Mauro.
Genitori sta a voi. Purtroppo nel nostro Paese sono ancora molti i bambini che soffrono di enuresi e per i quali non si interviene. “Un dato preoccupante – spiega Maria Laura Chiozza, urologa pediatra del Dipartimento di Pediatria all'Università di Padova – è che da studi recenti risulta che il 60% dei bambini con enuresi non viene sottoposto a visita pediatrica”.