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Pioggia estiva e profumi “ipnotici”, ecco da cosa vengono prodotti

Il profumo è dovuto anche alla presenza di batteri potenzialmente pericolosi.
A cura di R. Z.
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Quante volte, in una calda giornata estiva, siete stati sorpresi dal classico acquazzone improvviso. Non tutti apprezzano la sensazione degli abiti fradici sulla pelle ma, in tanti, sembrano amare l’odore della terra bagnata. Quel caratteristico profumo ipnotizza le menti, riportando le persone all’infanzia. Questo, stando a quanto verificato da un team di scienziati del MIT, avviene comunque quando le precipitazioni sono leggere e successive ad un periodo di caldo intenso. Cosa c’è però in quegli odori così caratteristici?

Alla scoperta del petricore. Intanto diciamo che, quell’odore che tutti classifichiamo con un generico “profumo di terra bagnata” ha un nome. Si chiama petricore (o petricor) e a generarlo è un mix di sostanze di origine batterica e di particolari oli prodotti dalle piante. Questi si disperdono nell’aria sotto forma di particelle di aerosol e, attenzione, la composizione aromatica può nascondere anche dei pericoli per la salute: batteri o agenti chimici non meglio identificabili che risultano essere potenzialmente tossici. Vediamo ora nel dettaglio i singoli “ingredienti”.

L’ozono. La prima fonte aromatica del profumo tipico della terra bagnata è l’ozono. Le molecole, caratterizzate da un odore pungente simile a quello del cloro usato nelle comuni piscine. L’ozono viene avvertito da tante persone ancora prima che la pioggia sfiori la terra. Questo avviene perché le molecole vengono rotte in alta quota dai fulmini, finendo poi sulla terra. Il profumo dell’ozono può esser trasportato dai venti anche per moltissimi chilometri.

La geosmina. Si tratta di un composto organico che diventa particolarmente odoroso quando aumenta l’umidità nell’aria. Il suo profumo è causato dalla presenza di batteri appartenenti al genere Streptomyces. L’aroma è quello più noto. La maggior parte delle persone lo associa al terriccio. L’olfatto umano riesce a individuare la presenza di questo composto anche a bassissime concentrazioni. Per identificarne il profumo bastano 5 parti per trilione. Tale aroma è più intenso nelle aree rurali e pressoché impercettibile nelle zone altamente urbanizzate.

Gli oli e le resine. Esiste una caratteristica che non tutti siamo in grado di percepire allo stesso modo. Dopo un acquazzone nell’aria si sprigiona anche un profumo dolciastro. Questo è causato dagli oli e dalle resine prodotti dalle piante. L’esatta composizione di questi olii, che riescono a viaggiare per lunghe distanze nell’aria, risulta essere ancora in parte un mistero.

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