Perché le cipolle stanno facendo ammalare centinaia di americani
Un’epidemia di salmonella, responsabile di almeno 650 casi di infezione e 129 ricoveri negli Stati Uniti, è stata collegata alle cipolle bianche, rosse e gialle importate intere fresche da Chihuahua, in Messico, e distribuite a negozi e ristoranti di una nota catena americana in tutto il Paese.
Lo hanno comunicato i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) che hanno emesso un avviso di sicurezza alimentare questa settimana, avvertendo di “non comprare o mangiare cipolle se importante da Chihuahua, in Messico, e distribuite da ProSoure – consiglia l’avviso dei CDC – . Getta via tutte le cipolle rosse, bianche o gialle che hai a casa se non hanno un adesivo o una confezione e lava e igienizza tutte le superfici che potrebbero essere venute a contatto con queste cipolle”.
Finora, le cipolle contaminate sono state collegate a focolai di salmonella in 37 stati. ProSource ha segnalato ai CDC che le cipolle sono state importante dal Messico l’ultima volta il 27 agosto, ma la loro lunga durata di conservazione (fino a tre mesi in magazzino) potrebbe significare che sono ancora disponibili nelle case o nelle aziende.
Esistono oltre 2.500 tipi di batteri della salmonella, ma meno di un centinaio infetta l’uomo. Un numero modesto che, tuttavia, è responsabile di circa 1,35 milioni di infezioni negli Stati Uniti ogni anno, secondo le stime del CDC. Fortunatamente, meno del 2% dei casi porta al ricovero in ospedale e meno di uno su 30.000 casi finisce per essere fatale. Tuttavia, l’infezione può essere particolarmente severa, con sintomi più comuni come diarrea, febbre superiore a 39 °C e crampi allo stomaco. La maggior parte delle persone guarisce senza trattamento antibiotico dopo 4-7 giorni, ma alcuni soggetti, in particolare i bambini di età inferiore ai 5 anni, gli adulti sopra i 65 anni e le persone con un sistema immunitario indebolito, possono manifestare una malattia più grave che richiede cure mediche e ospedalizzazione.