Perché la cioccolata è pericolosa per i cani? Qual è la dose letale?
La cioccolata è velenosa e quindi pericolosa per i cani, ma perché? Alla domanda rispondono i ricercatori dell’American Chemical Society. Partiamo dal principio. La cioccolata contiene alcune molecole chiamate teobromina, presenti anche nelle foglie di tè, che sono tossiche per i nostri amici a 4 zampe. Le teobromina sono simili a livello molecolare alla caffeina e impediscono all’adenosina di raggiungere i recettori che nel cervello regolano lo stato di veglia. Assunta in piccole dosi, spiegano i ricercatori, la teobromina incrementa il battito cardiaco e porta ossigeno e nutrienti al cervello. Fin qui sembrerebbe procedere tutto nella norma. Il problema però è che i cani non metabolizzano la teobromina come noi subendone più a lungo i suoi effetti. Questo si ripercuote sul sistema nervoso centrale.
I primi sintomi compaiono 6/12 ore dopo l’assunzione del cioccolato e si manifestano con innalzamento della temperatura corporea, diarrea, epilessia, vomito, respiro affannoso e tachicardia.
Ma quanta cioccolata deve mangiare un cane per subirne gli effetti negativi? Gli scienziati affermano che ne bastano 300 mg per ogni chilo di cane. Rischiamo anche noi? Beh dipende da quanto siamo cioccolato-dipendenti visto che per gli umani la quantità tossica è di 1000 mg per ogni chilo.
Cambia qualcosa tra cioccolato al latte e fondente? Sì, su 30 grammi di cioccolato, nel primo caso sono presenti 60 mg di teobromina, nel secondo 400 mg. Si calcola dunque che, mediamente, per un cane di 20 kg, la dose letale di cioccolato è di 2,8 kg, se al latte, e 400 grammi, se fondente. In caso di assunzione di dosi minori, il cane non rischia di morire, ma riporta comunque i sintomi sopra elencati, il che significa una grande sofferenza per il vostro amico Fido.
Cosa fare se scoprite che il vostro cane ha mangiato cioccolata? Ovviamente la prima cosa da fare è chiamare il veterinario e poi indurre il vomito in Fido, ad esempio con acqua e sale.
La cioccolata è pericolosa anche per i gatti? Sì, addirittura di più, però non ne sono attratti quindi il rischio è minore.