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Perché i bambini allattati al seno hanno un sistema immunitario più forte

La spiegazione arriva da un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Birmingham che hanno analizzato gli effetti del latte materno e quello artificiale sullo sviluppo del sistema immunitario.
A cura di Valeria Aiello
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I benefici dell’allattamento al seno sono ampiamente documentati. A sostegno della sua importanza ci sono numerosi studi clinici che hanno dimostrato gli effetti positivi sulla salute del bambino nell’infanzia e durante l’età adulta, con una riduzione del rischio di sviluppare asma, obesità e malattie autoimmuni nel corso della vita rispetto a chi ha ricevuto solo latte artificiale. Tuttavia, fino ad oggi, i meccanismi responsabili di questi effetti benefici non sono stati completamente descritti e si sa ancora poco su come il sistema immunitario materno interagisca con quello del neonato durante l’allattamento. In questo contesto si inserisce uno nuovo lavoro pubblicato sulla rivista Allergy dai ricercatori dell’Università di Birmingham che ha chiarito il motivo per cui i bambini allattati al seno hanno un sistema immunitario più forte. 

Perché il latte materno rende il sistema immunitario più forte

Lo studio ha messo in evidenza il coinvolgimento precoce di specifiche cellule immunitarie, chiamate linfociti T regolatori (Treg). “Prima della nostra ricerca – puntualizzano gli studiosi in una notal’eccezionale importanza di questo specifico tipo di cellule nei bambini allattati al seno era sconosciuto”. In particolare, i ricercatori hanno dimostrato che queste cellule immunitarie aumentano nelle prime tre settimane di vita e che la loro concentrazione è quasi due volte più alta nei neonati allattati al seno rispetto ai bambini che hanno ricevuto solo latte artificiale.

Queste cellule controllano anche la risposta immunitaria del bambino contro gli antigeni materni trasferiti con il latte e aiutano a ridurre l’infiammazione” proseguono gli autori dello studio che, con il supporto del Centro di ricerca chirurgica e microbiologia dell’Istituto britannico per la ricerca sanitaria, hanno inoltre dimostrato che batteri specifici, chiamati Veillonella e Gemella, già noti per supportare la funzione dei linfociti T regolatori, sono più abbondanti nell’intestino dei bambini allattati al seno.

La pubblicazione di questi risultati ha rappresentato il culmine di un progetto di ricerca triennale che coinvolto 38 mamme e i loro bambini. “Piccole quantità di sangue e campioni di feci sono stati raccolti al momento della nascita presso il Birmingham Women’s and Children Hospital e poi di nuovo durante visite a domicilio, quando i bambini avevano tre settimane – specificano gli studiosi – . Sedici dei 38 bambini (42%) sono stati allattati esclusivamente al seno per tutta la durata dello studio, nove hanno ricevuto alimentazione mista e tredici sono stati alimentati esclusivamente con latte artificiale”.

I ricercatori sperano ora di approfondire ulteriormente lo studio di questi meccanismi nei neonati malati e nei prematuri che hanno sviluppato complicanze infiammatorie. “Nel frattempo ci auguriamo che questa nuova scoperta porti ad un aumento dei tassi di allattamento al seno e che più bambini possano beneficiare dei vantaggi di ricevere latte materno – ha commentato l’autore principale dello studio, il dottor Gergely Toldi, ricercatore presso l’Università di Birmingham e neonatologo presso il Birmingham Women’s and Children’s NHS Foundation Trust – . Speriamo inoltre, per i bambini che non possono riceverlo, che questi risultati contribuiscano ad ottimizzare la composizione del latte artificiale al fine di sfruttare questi meccanismi immunologici”.

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