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Perché alcune persone non si ‘piegano’ alle autorità: il loro cervello funziona diversamente

Ci sono persone che proprio non riescono a sottostare al volere di altri: l’avversione al controllo infatti è una caratteristica che varia a seconda degli individui, alcuni infatti accettano senza problemi che gli venga detto cosa fare. Ma come mai non siamo tutti uguali? La risposta è dentro al nostro cervello.
A cura di Zeina Ayache
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Alcune persone non riescono a sopportare l'idea che qualcuno possa decidere al posto loro: questa avversione nei confronti delle autorità sta tutta nella nostra testa, nello specifico ‘nasce' dalla connessione tra due regioni del cervello, come spiegano i ricercatori che sulla Rivista Jneurosci hanno pubblicato lo studio intitolato “Neural mechanisms underlying individual differences in control-averse behavior”. Ma cosa significa?

Avversione al controllo. Ci sono persone che non riescono proprio a sottostare alle regole imposte da altri, che sentono il bisogno di ribellarsi contro le decisioni altrui. Questa avversione al controllo dove nasce però? Come si evolve nel tempo? Non tutti infatti reagiscono allo stesso modo di fronte al controllo: alcuni lo accettano, altri proprio non ce la fanno.

Lo studio. Per dare una risposta a queste domande, i ricercatori Sarah Rudorf, Daria Knoch e colleghi hanno chiesto ad un gruppo di partecipanti di giocare ad un gioco in cui dovevano dividere dei soldi tra loro stessi e un altro giocatore, che aveva la possibilità di decidere se limitare o no la scelta della persona, chiedendogli una quantità minima. I partecipanti sono stati informati che sarebbero stati ricompensati casualmente.

Il cervello ‘sovversivo'. Dalle analisi effettuate attraverso risonanza magnetica funzionale (che riesce ad osservare l'attività del cervello), i ricercatori hanno scoperto che, tenendo in considerazione la connettività tra il lobulo parietale e la corteccia prefrontale dorsolaterale, era possibile prevedere le differenze tra le situazioni in cui i soggetti potevano scegliere liberamente e quelle in cui invece erano controllati. L'avversione al controllo è stata anche prevista attraverso i dati raccolti da alcuni test utili a definire il livello di fiducia verso l'altro giocatore.

Conclusioni. Ma perché studiare come le persone reagiscano al controllo? I ricercatori spiegano che comprendere come le persone si comportino di fronte a qualcuno che decide per loro è importante perché questo comportamento ha implicazioni sulla vita non solo del singolo, ma anche dei molti: ad esempio coloro che decidono di non vaccinare i figli perché non accettano questa imposizione dall'alto.

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