Per imparare non (sempre) bisogna avere un cervello
Siamo abituati a ritenere che ad imparare siano gli esseri viventi dotati di un sistema nervoso e di un cervello, un nuovo studio però è riuscito a dimostrare, per la prima volta, che per alcuni organismi non è sempre così. La ricerca, intitolata “Habituation in non-neural organisms: evidence from slime moulds”, è stata pubblicata su Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences e ha preso in analisi il Physarum polycephalum, una muffa unicellulare di colore giallo che si nutre di spore fungine, batteri e altri microbi.
Cos'è l'apprendimento
L'esperimento
I risultati dello studio
Cos'è l'abituazione
A cosa serve lo studio
Partiamo con il dire che quando parliamo di apprendimento ci riferiamo alla nostra capacità di acquisire e rielaborare informazioni, ad esempio, utili alla sopravvivenza e all'adattamento alle condizioni di vita proposte. Questa caratteristica è tipica degli esseri viventi che hanno un cervello e un sistema nervoso, ma anche gli organismi unicellulari hanno bisogno di adattarsi ai cambiamenti, come ci riescono?
Per capirlo i ricercatori hanno preso in esame un Physarum polycephalum, noto per la sua capacità di risolvere i labirinti, evitare le trappole per riuscire a raggiungere il cibo, e lo hanno messo a confronto con due piastre di Petri contenenti delle sostanze “appetitose” collegate da un ponte. Per il primo gruppo, gli scienziati hanno posizionato della caffeina sul ponte, mentre per il gruppo di controllo il ponte era privo di sostanze.
In un primo momento il Physarum polycephalum si è mostrato restio a passare sul ponte con caffeina, visto che non ne apprezzava il gusto, successivamente però, una volta compreso che si trattava di una sostanza innocua, lo ha attraversato senza problemi. Questo, spiegano gli scienziati, è un chiaro indizio delle capacità di apprendimento di questo essere vivente.
Nello specifico però la forma di apprendimento in questione era l'abituazione, ovvero un processo di apprendimento basato sull'inibizione che insegna al soggetto a comportarsi in un determinato modo in seguito allo stimolo.
Quanto scoperto fornisce maggiori informazioni ai ricercatori circa le origini dell'apprendimento prima dello sviluppo del sistema nervoso.
[Foto copertina di Audrey Dussutour (CNRS)]