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Paura dei cani: come nasce e come superarla

La cinofobia non sempre è controllabile, ma può essere superata con il supporto di educatori ed istruttori cinofili. Imparare a conoscere chi siano i cani è il primo passo per convivere con loro.
A cura di Zeina Ayache
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Conoscere i cani per superare la cinofobia
Conoscere i cani per superare la cinofobia

La paura dei cani, la cinofobia, come tutte le fobie non è facilmente controllabile e non sempre nasce da una vera aggressione, come può essere un morso. Spesso le persone che hanno timore del migliore amico dell'uomo ricordano un evento particolare avvenuto da bambini, quando cioè si è maggiormente esposti all'attenzione dei cani. Questi ultimi infatti non di rado hanno difficoltà a gestire la presenza di un infante poiché il suo muoversi e i suoni che emette risultano incontrollabili per il 4 zampe che, senza la supervisione del proprietario, potrebbe sentirsi costretto a doversi difendere, magari con un semplice abbaio che però nel bambino potrebbe creare un trauma e tradursi nel tempo in fobia, soprattutto se i genitori assecondano i limiti del figlio o, addirittura, minimizzano senza affrontare il problema, ad esempio facendogli capire cosa sia realmente accaduto e perché. Ai bambini a volte basterebbe davvero poco per superare una paura.

Non tutte le paure sono uguali

I livelli di fobia sono diversi, si passa dai casi più lievi in cui è limitata all'idea di dover interagire con i cani, fino a quelli più gravi in cui l'ansia sale già solo alla vista di una fotografia che ritrae Fido. L'età e la grandezza del cane possono influire sul timore, c'è chi per esempio non ha difficoltà con i cuccioli o con i cani di piccola taglia, poiché ritiene che un'aggressione da parte loro possa essere limitata, questi sono i soggetti che per lo più hanno paura di essere morsi. Per altre persone invece, quelli che a prescindere non riescono ad interagire con i cani, anche un cucciolo può far scattare la preoccupazione.

Informarsi per comprendere

La focalizzazione non è la soluzione a questo tipo di problema, così come prendere in giro qualcuno che ha paura non aiuta. Piuttosto il percorso che bisogna intraprendere riguarda in primis la consapevolezza della propria ansia: comprendere cioè se c'è qualcosa in particolare del cane che mette angoscia. In parallelo la persona fobica deve approfondire la conoscenza del ‘nemico' con il supporto di persone esperte nel settore, come ad esempio istruttori o educatori cinofili che possono informare la persona al fine di permetterle di comprendere il linguaggio e il comportamento dei cani: questo punto è fondamentale per poter analizzare la situazione nella quale ci si trova e dedurre se sia effettivamente pericolosa, ad esempio capire che un cucciolo è innocuo potrebbe essere il primo obiettivo.

Imparare a muoversi

I cani non amano essere toccati in testa
I cani non amano essere toccati in testa

La comunicazione corporea è la prima cosa che i cani leggono di noi. Le persone che hanno paura quando vedono Fido si irrigidiscono, rallentano la camminata, fissano il cane nel tentativo di capirne il livello di pericolosità, titubano muovendosi avanti e indietro o tirano le mani al petto: tutti questi comportamenti attirano l'attenzione dei cani che, alla vista di queste persone, potrebbero insospettirsi e, a loro volta, spaventarsi reagendo con un annusata, un abbaio o, nei casi più rari, saltando addosso. Questo circolo vizioso non fa che accrescere la paura nella persona.

Step by step

Una volta compreso che i cani non escono di casa con l'obiettivo di sbranare le persone, che gli incidenti capitano sempre per un motivo e che le notizie di aggressioni sono limitate se si considera che in Italia ci sono circa 7 milioni di cani, è possibile passare alla pratica. Ecco dunque come comportarsi alla vista di un cane:

  • fate un respiro profondo, non guardatelo e passategli accanto con decisione facendo una curva esterna rispetto a lui: in questo modo gli state comunicando che volete dargli spazio e che non avete intenzione di interagire con lui (sempre che lui si accorga della vostra presenza, ricordate che il problema lo avete voi, non Fido). Per aiutarvi a procedere con scioltezza, fissate un punto in lontananza da raggiungere, questo vi permette di distogliervi dal cane
  • non tirate improvvisamente le mani al petto e non infilatele in tasca, il cane potrebbe pensare che avete del cibo per lui e per questo avvicinarsi
  • volgete lo sguardo dal lato opposto rispetto al cane
  • non urlate e non spostatevi bruscamente

Se vi trovate a dover condividere il vostro spazio con un cane, ad esempio in un bar, in una pizzeria o comunque in un luogo chiuso, avvisate il proprietario del cane. Questo sicuramente vi tranquillizzerà dicendovi che il cane ‘non fa nulla' e lo richiamerà a sé facendo attenzione che non venga a disturbarvi. Se così non dovesse essere, evitate di discutere con le persone maleducate perché il rischio potrebbe essere proprio quello di far innervosire il cane e vivere nuovamente un'esperienza negativa.

Condividere per convivere

Giocare per imparare a convivere con i cani
Giocare per imparare a convivere con i cani

Adesso che sapete muovervi alla vista di un cane, potete iniziare a condividere gli spazi con lui. Condivisione non vuol dire interazione. Questo significa ad esempio passeggiare con un educatore cinofilo in compagnia di un cane scelto appositamente. Il guinzaglio può passare con il tempo dalla mano dell'educatore alla vostra. Un volta pronti, potete dedicarvi alle attività di collaborazione, come il lancio di una pallina o la ricerca olfattiva.

Superare i propri limiti

Il contatto con il cane non è necessario e non deve essere l'obiettivo: come voi non volete toccare Fido, anche lui potrebbe non avere interesse ad essere accarezzato. In ogni caso ricordatevi di:

  • non accarezzare un cane sulla testa
  • non abbracciarlo
  • non tirargli la coda
  • non toccargli le orecchie
  • se proprio dovete toccarlo, basta una mano sulla spalla

Superare la fobia dei cani non significa diventare cinofili, ma semplicemente andare oltre un proprio limite che, nella realtà dei fatti, non ha senso di esistere. Evitate il fai-da-te e affidatevi ai professionisti.

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