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Paralizzata dopo aver accarezzato un gatto: com’è possibile e cos’è la sindrome di Guillain-Barré

Una ragazza accarezza un gatto randagio e dopo pochi giorni resta paralizzata, come è possibile? Alla paziente è stata diagnostica la sindrome di Guillain-Barré, una condizione guaribile che porta a paralisi e che, si suppone, è scatenata da una precedente infezione nel corpo collegata al batterio Campylobacter che, nei gatti, è causa di una malattia anche mortale. Ecco cosa potrebbe essere successo.
A cura di Zeina Ayache
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Accarezza un gatto e resta paralizzata, questa è la particolare storia di Gemma Birch, una ragazza di 24 anni che racconta di aver perso l’uso degli arti dopo che un batterio, entrato nel suo corpo dopo aver accarezzato un gatto, ha scatenato in lei la sindrome di Guillain-Barré. Ma è davvero possibile restare paralizzati per aver accarezzato un gatto? E cos’è la sindrome di Guillain-Barré? Facciamo chiarezza.

La sindrome di Guillain-Barré, cos’è

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Chiariamo subito cos’è la sindrome di Guillain-Barré e cioè la forma più frequente di polineuropatia acquisita che è dovuta a demielinizzazione, cioè la degenerazione delle guaine mieliniche che rivestono le fibre nervose.

I sintomi della sindrome di Guillain-Barré

La demielinizzazione porta il paziente a provare una generale sensazione di debolezza accompagnata da paralisi alle gambe prima e alle braccia poi. I pazienti riportano anche debolezza muscolare al volto e, nei casi più gravi, a insufficienza respiratoria.

Curare la sindrome di Guillain-Barré

Nella maggior parte dei casi i pazienti affetti dalla sindrome di Guillain-Barré riportano un recupero completo a qualche settimana di distanza dall’insorgere dei primi sintomi. Quanto al trattamento, gli esperti spiegano che avendo un decorso rapido, ciò che conta è monitorare le funzioni vitali così da intervenire in caso di problemi respiratori, in generale poi sono previste terapie farmacologiche e fisioterapia.

La cause della sindrome di Guillain-Barré

Le cause esatte della sindrome di Guillain-Barré non sono ancora chiare del tutto, ma si sa pensa che a scatenarla sia una risposta immunitaria ad una precedente infezione. In particolare, la cause sono spesso attribuite ad un’infezione da Campylobacter jejuni. Questo batterio è associato alle malattie dei polli e possiamo venirne a contatto per via oro-fecale. Il batterio però è collegato anche ad una condizione molto rara del gatto a cui provoca febbre, vomito e anoressia, fino alla morte, nel caso di soggetti molto giovani.

Il caso di Gemma

Può essere dunque che Gemma abbia accarezzato un gatto randagio malato e che il batterio Campylobacter jejuni, entrando nel suo corpo, abbia scatenato un’infezione che è sfociata poi nella sindrome di Guillain-Barré, da cui oggi è guarita.

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