Ortoressia nervosa, prime conferme sull’ossessione per il cibo sano
Mangiare sano può diventare un problema quando si trasforma in ossessione, gli scienziati hanno pubblicato la prima ricerca che approfondisce la cause dell’ortoressia nervosa. Vediamo insieme cos’è l’ortoressia nervosa e quando l’attenzione per l’alimentazione salutare può far male alla salute.
Ortoressia nervosa e cibo sano. Tutti noi dovremmo seguire un regime alimentare composto da cibi sani, poiché è anche attraverso ciò che mangiamo che possiamo vivere in salute. Ci sono casi in cui però l’attenzione verso una dieta sana si trasforma in un’ossessione che può essere paragonata ad altri disturbi alimentari o comportamenti ossessivi-compulsivi, che sono invece dannosi. Gli scienziati della York University's Faculty of Health sostengono infatti che i soggetti più a rischio sono coloro che hanno una storia di disturbi alimentari, tratti ossessivo-compulsivi, una negativa immagine del proprio corpo e una tendenza alla magrezza.
Lo studio. Per comprendere meglio l’ortoressia nervosa, gli esperti hanno sviluppato il primo studio approfondito sui fattori di rischio psicologico legati a questo disturbo analizzando tutte le ricerche pubblicate sull’argomento fino al 2018. In generale, la ricerca ha portato alla conclusione che i soggetti predisposti all’ortoressia sono coloro che hanno tratti ossessivi-compulsivi, che soffrono di depressione e di altri disturbi alimentari.
Abitudini alimentari rischiose. Secondo gli scienziati anche alcune scelte e abitudini alimentari possono sfociare, in soggetti psicologicamente predisposti, all’insorgere dell’ortoressia, ad esempio i vegetariani e i vegani. A livello di genere, non c’è una vera e propria predisposizione, maschi e femmine possono soffrirne in egual misura, ma le giovani donne sono quelle che dovrebbero essere sottoposte a maggiore attenzione.
Definire l’ortoressia nervosa. Ad oggi non c’è una univoca definizione dell’ortoressia nervosa e gli esperti sostengono che questa mancanza dovrebbe essere risolta in modo da poter comprendere come intervenire adeguatamente sui soggetti che ne soffrono.
Lo studio, intitolato “Orthorexia nervosa: A review of psychosocial risk factors” è stato pubblicato su Appetite.